martedì 1 luglio 2025

"Scende la notte" di Juliette Cross

Wolf Gone Wild. Effetto Strega: Scende la NotteWolf Gone Wild. Effetto Strega: Scende la Notte by Juliette Cross
My rating: 4 of 5 stars

"Era l'ultima cosa di cui avevo bisogno. Dopo un turno di dieci ore, il membro di una confraternita che mi aveva vomitato sugli stivali e una ragazza ubriaca che si era lanciata in un versione stonata e super porca di Pour Some Sugar On Me sul bancone, adesso avevo un lupo mannaro che mi implorava di spezzare una maledizione"


SE THE ORIGINALS FOSSE STATO UN COZY ROMANCE

Io e "Scende la notte" potremmo essere i protagonisti di un romance contemporaneo: incontrati per puro caso, l'attrazione che subito scatta con le prime pagine dell'estratto online, e appena si è ritrovato in casa mia gli sono saltata addosso per divorarlo. Ma qui c'è di mezzo un cupido cartaceo, infatti ho acquistato questo libro soltanto per avere qualcosa da abbinare a "Delitto all'ora del tè", seguito di un mystery che avevo apprezzato lo scorso anno. E sembra proprio che con tutta l'esperienza maturata, ormai io abbia finalmente imparato ad azzeccare i titoli giusti nelle promozioni prendi-due-paghi-poco!

Pensare che la copertina nostrana mi avrebbe facilmente ingannata... questo però non è un paranormal dei primi anni Duemila ripubblicato, bensì un romance con elementi fantasy moderno e decisamente cozy. L'ambientazione è il quartiere francese di New Orleans dove, al fianco degli ignari esseri umani, si muovono vampiri, licantropi, tristi mietitori (che onestamente non ho ben capito cosa debbano rappresentare, ma tant'è), e soprattutto streghe; le sei sorelle Savoie regnano infatti sulla città, per merito delle portentose abilità della maggiore Juliana "Jules". L'azione prende il via proprio al Calderone, il locale gestito da questa famiglia, dove il lupo mannaro Mateo Francisco Cruz giunge in cerca di Everleen "Evie" Marielle Savoie che, con il suo talento di Frangincanto, è l'unica a poterlo liberare da una misteriosa maledizione.

Con questo pretesto comincia la storia d'amore tra i due, composta da tanti episodi teneri e qualche sporadico momento di tensione. In realtà tutti i potenziali ostacoli alla loro relazione -come la ritrosia di Jules a collaborare con i licantropi o le loro attitudini agli antipodi- vengono superati senza grandi difficoltà, portando da un lato ad una narrazione dal tono leggero e divertente, ma dall'altro a dimostrare il pochissimo impegno infuso dall'autrice nella struttura del romanzo. Accantonando la componente romance, la trama è davvero risicata e si sviluppa in modo estremamente lento; pensavo si stesse andando per le lunghe in previsione dei seguiti, invece la risoluzione finale mi ha dato conferma che la cara Juliette semplicemente non sapeva cosa inventarsi per arrivare al lieto fine d'obbligo.

Gli altri difetti che ho riscontrato sono oggettivamente marginali: gli spunti per le romance dei volumi successivi risultano un po' troppo palesi e forzate all'interno del contesto, sono presenti alcuni elementi poco credibili (dai protagonisti fino all'ultima delle comparse tutti sono bellissimi e, nonostante si muovano in una grande città, incontrano sempre qualche loro conoscente) che temo siano una fastidiosa prerogativa del genere, e la traduzione non è delle migliori. Però non saprei dire se il crimine peggiore della CE italiana sia l'utilizzo improprio degli avverbi oppure la scelta di una copertina parecchio respingente per un pubblico contemporaneo.

Un aspetto sul quale resto invece in ambasce è il sistema magico; partendo dal presupposto che lo si potrebbe definire al più abbozzato, avrei preferito si attenesse alle vaghe informazioni iniziali perché, quando Cross si sofferma invece sui dettagli paranormali, i suoi chiarimenti portano più domande in aggiunta che risposte utili. Devo comunque segnalare che ero preparata alla prosa estremamente informale -nei dialoghi com'è ovvio, ma anche nella narrazione- dell'autrice e, seppur non sia propriamente il mio stile preferito, sono riuscita ad apprezzare la consapevolezza con cui ha saputo giocare con i suoi personaggi.

Da questo punto di vista credo sia stato fatto un buon lavoro, infatti Evie e Mateo risultano del tutto credibili come singoli caratteri, e dimostrano una buona chimica tra di loro come coppia, merito anche della comune passione per l'arte che rende più verosimile il loro rapido avvicinamento. Nell'analizzare il rapporto tra i due, la cara Juliette ha saputo inoltre includere una comunicazione efficace (niente lunghe e tediose incomprensioni qui!) e dell'ottima sex positivity. Per quanto riguarda invece i comprimari, sono quasi tutti marginali ma nel complesso si possono dire abbastanza solidi. Menzione d'onore per Alfa, il lato lupesco di Mateo, e per i suoi commenti fuori luogo che incredibilmente mi hanno strappato più di una risata.

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