mercoledì 27 ottobre 2021

"Notte eterna" di Guillermo del Toro e Chuck Hogan

Notte eternaNotte eterna by Guillermo del Toro
My rating: 3 of 5 stars

"L'alternanza naturale di notte e giorno era stata infranta, presumibilmente per sempre. Il sole era stato cancellato da un velo scuro di cenere … L'ecologia perfetta per i vampiri"


NORA CARA, TI AUGURO OGNI SOFFERENZA POSSIBILE

Per una volta tanto ho voluto completare una serie in un solo mese, anziché portarla avanti per più tempo (in alcuni casi, per anni interi!), e devo dire che si tratta di un'esperienza sicuramente da ripetere in futuro. Sempre con serie che non superino i tre volumi, però!
A differenza del secondo capitolo, "Notte eterna" ci proietta ben due anni in avanti; due anni in cui i vampiri e gli umani della multinazionale Stoneheart, sotto le direttive del Padrone, hanno preso il controllo su gran parte del pianeta e condannato qualunque oppositore a morte immediata oppure alla reclusione in campi di lavoro dove viene loro prelevato in continuazione sangue. Il gruppo del dottor Ephraim "Eph" Goodweather è una delle poche forme di resistenza ancora attive, e si trova di fronte ad enormi difficoltà, anche interne -a riprova del fatto che le persone trovano motivi di contrasto perfino durante un'apocalisse. Il romanzo segue quindi il loro ultimo, disperato tentativo di fermare il vampiro millenario mentre questi sembra sempre più forte ed è impegnato nel plasmare la mente del giovane Zack, il figlio dell'esperto di malattie infettive.
Nonostante questo romanzo abbia diverse problematiche, nel complesso lo reputo un buon finale per la trilogia. L'aspetto meglio riuscito è il world building: anche se non si tratta di un mondo troppo lontano nel futuro, gli elementi distopici non mancano e vengono gestiti in modo tanto verosimile da suscitare autentica angoscia; quando gli autori si soffermano sulle condizioni in cui versa il pianeta e sul comportamento delle persone comuni sotto la dittatura dei vampiri, la mente corre ad eventi del passato recente o di un futuro prossimo per nulla fantascientifico. Peccato soltanto per la tendenza a voler spiegare e ripetere tutto, motivo per cui il salto temporale non mi ha proprio fatto impazzire, anche se trovo la struttura complessiva del romanzo pensata con più attenzione rispetto a "La caduta".
Gli altri elementi che approvo in pieno sono le parti POV di Kelly, non particolarmente lunghe ma davvero interessanti per capire il modo in cui ragiona un vampiro "adulto" quando non è controllato del tutto dal Padrone, ed il finale. Non voglio spoilerare nulla, ma viene scelto di adottare un espediente che apprezzo molto, inoltre trovo ben scritte e davvero dinamiche le molte scene d'azione, decisamente più valide delle parti dialogate.
Su due aspetti mi trovo invece molto combattuta. Il primo sono i riferimenti biblici, presenti sia nelle parti relative all'Occido Lumen sia nei dialoghi; diciamo che capisco la scelta e la trovo anche calzante, ma in alcuni punti penso risulti soltanto un modo per giustificare la presenza di diversi Dei ex machina. Il secondo è la caratterizzazione di Zack, che temo non abbia avuto abbastanza spazio per il tipo di introspezione a cui miravano gli autori: da un lato trovo il suo personaggio interessante, dall'altro l'influenza del Padrone appiattisce un po' il tutto... peccato!
Per quanto riguarda Nora e l'elemento romance invece non ho il minimo dubbio e li considero senza dubbio il punto più basso del romanzo. Essendo l'unica donna del cast, Nora è desiderata da qualunque uomo compaia in scena, nonostante sia palesemente priva di personalità e capace solo di causare problemi. Questo rende ancor più assurdo il triangolo tra lei, Eph e Fet; tutte le scene romantiche sono talmente forzate da dare l'orticaria, tanto valeva farla mettere con Vasiliy tra un libro e l'altro, risparmiandoci così i loro tediosi siparietti.

Voto effettivo: tre stelline e mezzza

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venerdì 22 ottobre 2021

"Il discepolo" di Elizabeth Kostova

Il discepoloIl discepolo by Elizabeth Kostova
My rating: 3 of 5 stars

"E tuttavia, se stai leggendo tutto questo, significa che il male mi ha infine raggiunto. Anche tu devi scegliere. Ti ho trasmesso tutto ciò che ho appreso; conoscendo la mia storia, puoi rifiutarti di venire in mio soccorso?"


ANDARE A CACCIA DI VAMPIRI È ULTRA-ROMANTICO

Mi ci sono voluti quattro tentativi e una quindicina d'anni ma alla fine sono riuscita a completare la lettura de "Il discepolo", romanzo che mescola insieme tanti generi diversi per poi calarli abilmente in un'autentica atmosfera dark academia. Infatti, pur essendo principalmente un mystery, il titolo presenta parecchi elementi del romanzo storico, familiare e di formazione, oltre ad una non trascurabile parentesi romance e spunti fantastici assortiti.
La narrazione copre un arco temporale di parecchi decenni del Novecento e spazia in diversi Stati europei, oltre ad avere una struttura complicata (a tratti senza che ce ne sia realmente motivo): la storia inizia infatti dall'anonima narratrice che ricorda di quando, in giovane età, ritrovò dei documenti misteriosi nella biblioteca del padre; questo porta l'uomo a confidarle dei dettagli del suo passato, in particolare in relazione alla scomparsa del suo relatore e mentore. Quest'ultimo introdurrà una terza linea temporale, ambientata negli anni della sua giovinezza, portandoci ancora più indietro nel tempo; nel mentre, vengono inserite anche delle lettere e degli estratti aggiuntivi che vanno ad integrare la narrazione. Dall'esterno questa scelta dell'autrice potrebbe sembrare alquanto caotica, ma vi assicuro che il risultato non è per nulla complesso, anzi la lettura mi è sembrata molto scorrevole nonostante la mole non indifferente del libro.
Oltre a seguire le vicende della famiglia della narratrice, la trama del romanzo è mossa soprattutto da un misterioso libro, contenente l'illustrazione di un drago, che viene consegna a studiosi della Storia così da spingerli in una ricerca sulle orme del principe di Valacchia Vlad III Tepes, ossia la crudele figura storica alla base del mito del vampiro moderno. Un problema non indifferente è dato proprio da questa forza, molto simile ad una sorta di predestinazione, che muove i personaggi: nel libro vediamo i protagonisti compiere continuamente azioni avventate o direttamente stupide senza una ragione, soltanto perché sentono di doversi comportare così. Questo fato sovrano sembra dirigere anche le svolte narrative (in particolare, tutte le scoperte e gli incontri fortuiti che muovo la trama) e le relazioni interpersonali; i protagonisti si innamorano immancabilmente di persone incontrate due giorni prima, alle quali giurano amore eterno senza neppure conoscerle davvero.
Questo rende ovviamente difficile affezionarsi ai personaggi, e i dialoghi non aiutano in tal senso! La gran parte di essi è poco naturale: i protagonisti non sembrano conversare normalmente quanto piuttosto gareggiare per capire chi di loro sia il più colto, ed infatti i dialoghi sono zeppi di nozioni di ogni genere e tediose lezioncine atte a dimostrare la vasta cultura di ognuno. Purtroppo gli antagonisti non riescono a compensare, perché alcuni escono di scena senza ragione e altri compiono azioni che non trovano riscontro nelle loro motivazioni.
Parlando di antagonisti non si può che pensare a Dracula e ai vampiri in generale. Il vampiro più celebre di sempre viene nominato dozzine di volte, ma il suo ruolo all'interno della storia sfiora il ridicolo; per evitare spoiler non ne parlerà, ma il suo obiettivo ed il modo in cui pensa di raggiungerlo hanno dell'assurdo. Per quanto riguarda la lore attorno alla figura dei non-morti, risulta alquanto confusa e non sempre in linea con narrazioni simili.
Ma allora cosa ha "salvato" il libro, permettendogli di raggiungere la sufficienza? sicuramente il modo in cui è stata resa l'estetica dark academia, perfetta per il tono della storia narrata. E poi lo stile di Kostova, molto ricco e vivido in particolare quando si sofferma sulle descrizioni dei luoghi visitati dai personaggi, parlando dei panorami, delle tradizioni e del cibo tipico. Leggere questo romanzo permette davvero di fare un viaggio nell'Europa orientale di metà Novecento.

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lunedì 18 ottobre 2021

Top 5 e Recap - Estate 2021

In questa rubrica vado a tirare le somme delle letture completate durante l'ultima stagione, con i cinque titoli migliori e delle statistiche su autori, generi, valutazioni e molto altro.

 


I migliori libri letti in questo trimestre sono curiosamente divisi in due categorie: da un lato abbiamo storie dai toni thriller, dall'altro seguiti di serie fantasy lette in lingua.
Per la prima tipologia abbiamo il brillante mystery
"La morte nel villaggio" di Agatha Christie, in cui viene introdotto il personaggio di Miss Marple mentre risolve un caso di omicidio all'apparenza impossibile, e l'avventura ucronica di Jake Epping in "22.11.63" di Stephen King, una storia che va ben oltre l'idea di "salviamo JFK e risolveremo tutti i problemi del mondo".
Riguardo alle serie continuate o completate abbiamo "Saint's Blood" di Sebastien De Castell, terzo libro di The Greatcoats che mi ha colpito per l'intreccio ed i confronti tra i personaggi, "City of Miracles" di Robert Jackson Bennett, ultimo capitolo di The Divine Cities dal quale non mi sono ancora ripresa emotivamente, e "A Conjuring of Assassins" di Cate Glass, secondo volume di Chimera che presenta ancora qualche difettuccio ma è un deciso passo avanti rispetto al primo libro.


Passiamo ora alle varie statistiche, premettendo che nei tre mesi passati ho letto un totale di 22 libri.

 


Questa stagione ha visto un inaspettato pareggio tra i 9 autori uomini e le altrettante autrici donne, mentre i nuovi scrittori sono in rimonta (10 contro 8 vecchi). Relativamente alla nazionalità, abbiamo il solito predominio degli Stati Uniti con ben 10 autori; non male il Regno Unito con i suoi 5 autori, seguiti da un polacco, un canadese ed un irlandese.

 


I volumi pubblicati nell'ultimo decennio hanno primeggiato come sempre, seppur gli anni Novanta si siano difesi bene. Rimane invariato anche il primato del target Adult con 16 libri, mentre abbiamo 5 Young Adult e un solo New Adult. Per quanto riguarda le serie, 3 sono quelle iniziate e 2 le concluse; sono invece 5 i volumi sequel e ben 12 gli autoconclusivi.



Con i generi letterari non ho spaziato più di tanto e, come al solito, al primo posto troviamo il fantasy con 10 titoli, seguito da i ben 5 del mystery e i 2 di thriller e sci-fi, mentre romanzo familiare, di formazione e storico hanno avuto un volume ciascuno. Tra le ambientazioni vincono nuovamente i mondi fantastici con 9 libri, ma non di troppo: abbiamo infatti 7 libri ambientati nel passato e 4 nel presente! Un libro soltanto per futuro e luoghi vari o non chiaramente indicati.



Ritorniamo sui livelli di inizio anno con la lingua perché se effettivamente 12 libri sono stati letti in italiano, per gli altri 10 ho optato per l'inglese. Ancora una volta le cover flessibili si dimostrano le mie preferite, con 17 volumi contro i 5 in rigida.



In relazione alle valutazioni assegnate, devo dire che abbiamo una piccola incongruenza perché da un lato la mia media cala ancora, ma ho trovato tante letture meritevoli di quattro stelline o più; diciamo che mancano un po' i voti mediani. La media complessiva è di 3,50 stelline.

venerdì 15 ottobre 2021

"La caduta" di Guillermo del Toro e Chuck Hogan

La cadutaLa caduta by Guillermo del Toro
My rating: 3 of 5 stars

"L'isolato al quale erano diretti era l'epicentro del più grande incendio nel cuore della metropoli: tutte le vie intorno al monte dei pegni erano annerite da un fitto velo di fumo che cambiava il giorno in una strana notte da tragedia"


DOPO LE FECI MAGICHE, L'URINA DI VAMPIRO

Secondo volume della serie Nocturna, "La caduta" risente in pieno della cosiddetta Sindrome del Libro di Mezzo, infatti gli avvenimenti rilevanti per lo sviluppo della trama sono ben pochi e tutti condensati nella seconda metà del volume. Ma come sono riusciti gli autori a riempire le prime cento pagine? alternando spiegoni di dubbia utilità, fastidiose ripetizioni di quanto successo nel primo libro e scene che non hanno la minima ripercussione su quanto succede dopo.
La narrazione riprende poco dopo l'epilogo de "La progenie"; non è chiarissimo quanto dal momento che in un punto si parla di settimane intere, eppure una delle prime scene vede Eph e Fet scendere nei tunnel infestati dai vampiri per distruggere la bara del Padrone e quando non la trovano più lì se ne stupiscono come se il loro scontro fosse avvenuto solo il pomeriggio prima. La trama comunque si concentra sui tentativi dei protagonisti di fermare l'avanzata dell'esercito di non-morti, che nel frattempo stanno colpendo aeroporti in tutto il mondo per diffondere la loro piaga; questa resistenza si concretizza sia nella distruzione dei singoli vampiri, sia nella ricerca di un oggetto che potrebbe dare all'umanità una chance contro il Maestro.
Seppur partano divisi, i personaggi si avvicineranno sempre più e, ad eccezione di qualche morte nell'epilogo, li ritroveremo tutti uniti contro il nemico comune. Questo team up non ha una motivazione troppo solida a mio parere, e così anche diverse altre azioni compiute dai sette vampiri Originari: non si capisce in base a cosa scelgano gli umani con i quali si alleano o dei quali si servono, a parte il caso decisamente palese di Palmer, e trovo poco convincente anche la loro relativa inattività nella ricerca dell'arma con cui potrebbero essere sconfitti, soprattutto se consideriamo che hanno avuto millenni a disposizione.
Per quanto riguarda i personaggi, mi sento divisa tra quelli che adoro e quelli talmente sciapi che non so neppure se valga la pena detestarli. Ho apprezzato molto come sono stati gestiti Palmer, Setrakian e Fet; anche Gus e Àngel hanno un paio di momenti validi, seppur siano delle figure di contorno. Dall'altro lato, Nora conferma con ancor più decisione la sua inutilità, mentre Zack si è rivelato ben più fastidioso di quanto non fosse ne "La progenie", ricordandomi anche perché lo trovavo così odioso nella serie TV.
I personaggi acquisiscono un quid nelle scene in cui si confrontano direttamente, si tratti di scontri verbali come nel caso della cena tra Eph e Palmer, oppure di momenti dall'aria quasi familiare, ad esempio la conclusione dell'avvicinamento di Setrakian e Fet. Risultano molto ben scritte e toccanti anche le scene ambientate nel passato di Abraham, oltre a dare diverse informazioni che fanno proseguire la narrazione.
Lo stile non mi mantiene sullo stesso livello quando si tratta di far chiarezza su quale POV dovrebbe avere l'attenzione del lettore, perché nello stesso paragrafo gli autori inseriscono i pensieri di due o tre personaggi diversi. Ci sono poi da considerare anche lo sbilanciamento nel ritmo, che è davvero lento nella prima metà per poi diventare quasi frenetico nella seconda (si ha quasi l'impressione di aver skippato qualche scena), e la presenza del diario di Eph e del blog di Fet; personalmente non penso siano molto in linea con la caratterizzazione di questi personaggi, inoltre non si capisce quando avrebbero il tempo ed i mezzi per scrivere.

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mercoledì 13 ottobre 2021

"The Deathless Girls" di Kiran Millwood Hargrave

The Deathless GirlsThe Deathless Girls by Kiran Millwood Hargrave
My rating: 2 of 5 stars

"There's a story of a Voievod in Northern Wallachia who had a particular liking for young Traveller girls with talent … he ruined them, then drank their blood, and so was immortal. It sounds like stories, but Old Charani said all stories have their roots in truth, however deeply buried"


COSA CI FA UN ORSO POLARE IN TRANSILVANIA?

Non so ancora se leggerò qualcos'altro scritto da Louise O'Neill, ma di certo non mi fiderò più di lei per quanto riguarda i consigli di lettura; il suo blurb per "The Deathless Girls" promette una storia «intoxicating», e personalmente mi aspettavo una narrazione travolgente e ricca di atmosfere angoscianti, invece il solo aspetto per cui questo romanzo mi ha stordita è quello del fastidio provato nei confronti della protagonista dalla prima pagina.
La cara Louise non è però la sola a dare false speranze. La CE nella quarta di copertina ci anticipa infatti che stiamo per leggere la storia delle origini delle cosiddette "mogli di Dracula", un'espressione che nel romanzo di Stoker non viene mai usata ma che ritengo comunque accettabile perché ormai parte della cultura pop. Il romanzo dovrebbe raccontarci quindi di come le sorelle Traveller Lillai "Lil" e Kisaiya "Kizzy" sono diventate le due vampire dai capelli scuri che il povero Jonathan incontra nel suo viaggio in Transilvania; il risultato però è leggermente diverso. Per due terzi del libro assistiamo infatti al rapimento delle ragazze -e di parecchi loro coetanei- da parte in alcuni Settled, e al conseguente periodo di schiavitù che vivono nel castello del boyar locale; solo nelle ultime cento pagine vediamo la comparsa dei non-morti, mentre dobbiamo aspettare addirittura l'epilogo per arrivare alla trasformazione effettiva, che com'era prevedibile avviene in modo estremamente forzato, stravolgendo anche la storia di base.
Questo è senza dubbio l'aspetto del romanzo che più mi ha infastidita, perché se si sceglie di raccontare il prequel di un'altra opera bisognerebbe per lo meno rispettarla, altrimenti tanto vale scrivere una storia originale in cui i vampiri possono pure sbrillucciare al sole. Millwood Hargrave in questo ha sbagliato due volte: la prima quando ha deciso di cambiare la lore attorno alla figura del vampiro come immaginata da Stoker, e la seconda quando ha caratterizzato le due protagoniste non tenendo minimamente in considerazione quanto viene mostrato dei loro personaggi in "Dracula". Con il chiaro intento di rendere Lil e Kizzy simpatetiche al lettore, l'autrice le ha private di uno dei loro tratti fondamentali, ossia la predilezione per il sangue dei bambini; una caratteristica fondamentale per i loro personaggi, nonostante le rendesse sicuramente dei mostri.
In realtà le due Traveller non mi hanno convinta neanche come personaggi a se stanti: Kizzy ha una caratterizzazione molto povera, e di lei alla fin fine sappiamo solo che è una testa calda, mentre Lil ha un minimo di sviluppo durante la narrazione, ma di base mi è risultata davvero fastidiosa per la sua tendenza a lamentarsi in continuo di quanto la sorella sia più bella, coraggiosa e talentuosa di lei. Tra l'altro, a lettura ultimata ancora non mi è ben chiaro quale utilità avessero i talenti delle due ai fini della trama.
Due elementi che invece mi lasciano nell'indecisione sono il romance, che reputo molto carino ma è in fondo un banale insta-love, e l'ambientazione: dal punto di vista storico non mi sembra gestita corettamente, però le descrizioni di alcuni luoghi risultano decisamente ben scritte.
Mi sento di promuovere invece le tematiche sulle quali l'autrice si focalizza, ovvero il femminismo e la discriminazione verso persone di etnie diverse (qui rappresentata dal contrasto tra i Settled ed i Traveller). Nonostante vengano trattati in modo per nulla sottile, trovo che i due temi risultino molto adatti al pubblico di ragazzi per i quali il romanzo è stato pensato: ne potranno sicuramente trarre delle valide riflessioni.

Voto effettivo: due stelline e mezza

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venerdì 8 ottobre 2021

"La progenie" di Guillermo del Toro e Chuck Hogan

La progenieLa progenie by Guillermo del Toro
My rating: 3 of 5 stars

"La fascia color cremisi che era la cromosfera, la rarefatta atmosfera superiore del sole, sfolgorò per qualche magnifico secondo conclusivo… e la stella sparì. Eclissi totale"


DA NON LEGGERE DURANTE UNA PANDEMIA

Comprai "La progenie" dieci anni fa, quando la Mondadori lo pubblicò per la prima volta e fece un'offerta lancio, vendendo il libro a cinque euro. Dopo un iniziale entusiasmo, avevo però abbandonato questa lettura a poche pagine dal finale; l'interesse si era riacceso qualche anno dopo, quando ho visto la serie TV The Strain, tratta proprio da quella che in Italia è stata ribattezzata come Nocturna, così ho recuperato anche gli altri due volumi e, avendo deciso di dedicare questo mese ai libri ispirati a "Dracula", spero di maratonare in un colpo solo l'intera trilogia.
Ma dove risiede questa ispirazione al classico gotico? In realtà nell'intera idea alla base, perché questa serie è una riscrittura del romanzo di Stoker ambientata nella New York dei giorni nostri, con un focus ancora più netto sui risvolti medici del vampirismo ed alcuni interessanti cambiamenti nella lore di questa figura fantastica. La storia inizia all'aeroporto JFK con l'atterraggio di un Boeing 777 proveniente dalla Germania che sembra letteralmente morire subito dopo aver toccato terra, e con esso anche i passeggeri ed il personale a bordo; il pensiero corre subito ad un attacco terroristico, ma poi si comincia a valutare l'ipotesi di un virus che sembra aver ucciso in pochi minuti centinaia di persone e vengono quindi convocati gli esperti di malattie infettive Ephraim "Eph" Goodweather e Nora Martinez.
Nonostante ad una prima occhiata loro sembrino essere i protagonisti, la narrazione ha un tono maggiormente corale, seguendo in terza persona i punti di vista di una dozzina di personaggi e gruppi diversi, spaziando tra tante etnie che mostrano la multiculturalità della grande mela. I passaggi da un POV all'altro sono rapidi e ricordano per molti versi un tipo di ritmo decisamente televisivo: ciò non da al lettore il tempo di conoscere a fondo i caratteri o di assistere ad ogni scena, ma risulta molto adatto ad una storia di genere thriller dove l'azione ed il dinamismo hanno la precedenza.
Ad arricchire la narrazione ci sono anche dei brevi interludi in cui apprendiamo il passato di Abraham Setrakian (aka l'omologo contemporaneo del professor Van Helsing), ieri un giovane ebreo rinchiuso in un campo di concentramento in Polonia e oggi il proprietario di un banco dei pegni che usa come copertura mentre amplia le sue conoscenze sui vampiri. Come si potrà forse intuire, il suo personaggio è tra i miei preferiti assieme al disinfestatore Vasiliy Fet, mentre ho trovato a dir poco urticante la presenza di Nora perché il suo apporto alla trama è tendente allo zero periodico ed il suo unico tratto caratteriale è l'assecondare qualunque cosa proponga Eph.
Un altro elemento che mi ha irritato è l'eccessiva frettolosità con cui si sviluppa la storia: gli eventi ai quali assistiamo coprono un totale di tre giorni, ma a fine lettura ne sembrano passati trenta per quanti eventi hanno luogo, anche perché i personaggi accettano con troppa facilità i fenomeni paranormali in atto e l'intervento di Setrakian con le sue spiegazioni sui vampiri rende la narrazione ancor più rapida. Non mi ha colpito in positivo neppure lo stile, pur essendo di base alquanto semplice ed onesto; si nota però come in più passaggi risulti didascalico in maniera eccessiva, andando a sbandierare in faccia al lettore quali siano i sentimenti dei personaggi anziché lasciarlo capire attraverso la narrazione.
Cosa mi ha convito invece? Sicuramente l'idea alla base ed il modo in cui è stata sviluppata, la mitologia vampirica inventata dagli autori e soprattutto il grandissimo lavoro di ricerca che devono aver fatto in diversi ambiti, dalla medicina alle infrastrutture, per rendere questa storia così verosimile e ricca di dettagli affascinanti, e parecchio gore.

Voto effettivo: tre stelline e mezza

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mercoledì 6 ottobre 2021

"Dracula" di Bram Stoker

DraculaDracula by Bram Stoker
My rating: 4 of 5 stars

"Che razza di uomo è costui, o che razza di creatura sotto forma d'uomo? L'orrore di questo luogo terrificante mi soverchia … sono circondato da orrori inimmaginabili"


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Questo classico languiva da anni nella mia TBR, colpa della vecchia edizione Newton Compton che tra pagine ingiallite e una cover degna di un opuscolo religioso non mi trasmetteva la minima voglia di cominciare la lettura. In mio soccorso è giunta però la nuova edizione pubblicata da Rizzoli nella collana Classici BUR Deluxe che può vantare una traduzione impeccabile, delle utili ed interessanti note a fondo pagina, una buona prefazione -concentrata sul contesto culturale e il simbolismo dell'opera- e delle illustrazioni terrificanti, e quindi perfette per fare da contorno a questa storia. L'unico deficit è la poca maneggevolezza data da peso e dimensioni, e su questo posso tranquillamente soprassedere.
Ma passiamo al libro in se. "Dracula" ha una struttura narrativa decisamente moderna: nonostante appaia a prima vista come il classico romanzo epistolare ottocentesco, nel testo troviamo anche le trascrizioni dei commenti fonografici del dottor Seward ed alcuni estratti dai quotidiani locali, che rendono la lettura quasi interattiva; come conseguenza, ci troviamo di fronte ad un romanzo con molte voci, tra le quali spiccano sicuramente quelle di Jonathan Harker, Wilhelmina "Mina" Murray e John "Jack" Seward. La trama parte con il viaggio di lavoro intrapreso da Jonathan per incontrare il Conte Dracula, un nobile romeno interessato all'acquisto di una proprietà londinese dove intende trasferirsi a breve; ovviamente il vampiro più celebre del mondo non è diretto in Inghilterra per un periodo di villeggiatura, ma per esportare oltremanica il suo dominio, progetto che lo porterà ad incrociare la strada con gli altri personaggi, i quali pian piano si coalizzeranno per liberare il mondo dalla sua minaccia.
Per quanto la sinossi appaia avvincente -e lo sia anche, soprattutto nella seconda parte del romanzo grazie all'adrenalina data dall'inseguimento finale- la narrazione non riesce sempre a tenere il ritmo, tanto che mentre il lettore è consapevole da subito di quali siano le mire del Conte, i protagonisti non cominciano ad unire i puntini prima di metà libro. Gli altri elementi che mi hanno lasciata perplessa, spingendomi a non dare il massimo della valutazione, sono le molte incongruenze nelle informazioni fornite sui vampiri e in tutta la lore che circonda questa figura (ad esempio, viene ribadito più volte che Dracula è costretto a dormire nella sua bara dall'alba al tramonto, ma in alcune occasioni lo vediamo in giro di giorno) e la stupidità dimostrata da alcuni personaggi a più riprese, in particolare Jonathan che a dispetto dei fenomeni soprannaturali ai quali assiste ricerca sempre nuove prove della natura vampiresca del Conte e Seward, il quale non si rende conto di avere Dracula come dirimpettaio fino a quando non gli viene detto palesemente, pur avendo già letto il diario di Harker.
Ma ora passiamo agli aspetti positivi, ossia ai motivi per cui questo romanzo è diventato giustamente un classico e merita d'essere letto oggi come 120 anni fa. A colpirmi è stato innanzitutto lo stile di Stoker, che dimostra una maestria unica nel dare voce ai diversi personaggi, rendendo la lettura facilmente comprensibile a dispetto dei rapidi salti temporali e quelli da un POV all'altro, ma anche nel rimanere fedele fino all'epilogo al registro narrativo scelto. La sua bravura si percepisce anche nell'angosciante atmosfera che ha saputo creare, puntando su emozioni sottili anziché sullo splatter che ci si potrebbe aspettare visto il tema del libro.
L'altro grande punto di forza del romanzo è l'antagonismo tra il Conte e il professor Abraham Van Helsing, per me i personaggi più interessanti assieme a Renfield e alla figura della "bella nina". Il testo è pieno di riferimenti religiosi -in particolare ai testi biblici- e i due nemici naturali sembrano proprio uscire da un brano del Vecchio Testamento, sia per i poteri che hanno o acquisiscono, sia per l'innegabile carisma con cui affascinano gli altri personaggi, e lo stesso lettore. Dracula non è un mero villain da sconfiggere bensì la personificazione stessa del Male che si insinua nelle vite quotidiane degli uomini; di conseguenza Van Helsing non può che ricordare un emissario del Bene, pronto a fornire mezzi scientifici ma soprattutto spirituali con cui dare battaglia al vampiro e salvare l'umanità.

Voto effettivo: quattro stelline e mezza

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venerdì 1 ottobre 2021

Spare & Read - Autumn 2021 Edition

Con un po' di ritardo stanno arrivando anche le prime offerte per la stagione autunnale, generalmente quella più sostanziosa in quanto a nuove uscite ma anche la più povera rispetto alle promozioni disponibili.

Tenete a mente che alcune delle offerte iniziate negli scorsi mesi sono ancora attive, quindi date un'occhiata al post estivo per non perdere altre occasioni di risparmio!

  • SCONTO DEL 20% SUL CATALOGO SALANI
Casa editrice: Salani
Collana: Tutte
Condizioni: Nessuna
Potreste acquistare: La tetralogia Bartimeus Sequence di Jonathan Stroud
Scadenza:
28 novembre 2021

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  • SCONTO DEL 20% SUL CATALOGO GUANDA
Casa editrice: Guanda
Collana: Tutte
Condizioni: Nessuna
Potreste acquistare: "Molto forte, incredibilmente vicino" di Jonathan Safran Foer
Scadenza:
28 novembre 2021

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  • SCONTO DEL 20% SUL CATALOGO NERI POZZA
Casa editrice: Neri Pozza
Collana: Tutte
Condizioni: Nessuna
Potreste acquistare: Nessun consiglio U_U
Scadenza:
13 novembre 2021

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  • SCONTO DEL 20% SUL CATALOGO IL SAGGIATORE
Casa editrice: Il Saggiatore
Collana: Tutte
Condizioni: Nessuna
Potreste acquistare: Nessun consiglio U_U
Scadenza:
31 ottobre 2021

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  • OMAGGIO SPEAKER PICKWICK
Casa editrice: Sperling & Kupfer e Piemme
Collana: PickWick
Condizioni: Acquisto di due titoli in un solo ordine
Potreste acquistare: "La ragazza del treno" di Paula Hawkins e "22.11.63" di Stephen King
Scadenza: 22 ottobre
2021
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  • SCONTO DEL 20% SUL CATALOGO GRIBAUDO
Casa editrice: Gribaudo
Collana: Tutte
Condizioni: Nessuna
Potreste acquistare: Nessun consiglio U_U
Scadenza:
24 ottobre 2021

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