Incredulità perfettamente sospesa
Recensione a "Il circo della notte" di Erin Morgenstern

LA SCHEDA TECNICA
TITOLO: Il circo della notte
AUTORE: Erin Morgenstern
TITOLO ORIGINALE: The Night Circus
TRADUTTORE: Marinella Magri
EDITORE: Rizzoli
COLLANA: Rizzoli best
PAGINE: 460
TRADUTTORE: Marinella Magri
EDITORE: Rizzoli
COLLANA: Rizzoli best
PAGINE: 460
IL COMMENTO
Se è cosa nota
che un libro non va giudicata dalla copertina, questa regola dovrebbe valere
anche per la sinossi. Ma allora su quale base va scelto un romanzo?
Personalmente
do molto credito alle opinioni di altri lettori, specie se in linea di massima
affini alle mie. E sono state proprio (o meglio, solo) le recensioni positive
ad attirarmi verso “Il circo della notte”, perché se mi fossi limitata alla
trama proposta dalla Rizzoli, di certo non avrei mai acquistato questo romanzo.
Ora, non
intendo inimicarmi un’altra casa editrice, ma resta il fatto che la sinossi
scelta, seppur corretta, non esplica a sufficienza il contenuto al lettore, e
così facendo lo allontana dall’acquistare un libro davvero unico.
La trama è composta da più filoni che, almeno nella
prima parte del romanzo, sembra scollegati per poi confluire in una sola
storyline grazie al Cirque des Rêves.
La storia principale
si focalizza su Celia e Marco, e in special modo sulla sfida a cui li hanno
vincolati i loro maestri, Alexander e Prospero; costoro praticano due tipi
molti diversi di magia -il primo crede che chiunque la possa apprendere se si
applica a dovere nello studio, mentre il secondo è convinto sia un’abilità
innata ed ereditaria- e da tempo immemore si impegnano a preparare degli
allievi da far scontrare per decretare quale sia il metodo migliore. Con tali
premesse, quando a Prospero viene affidata la figlioletta, subito convoca l’antico
avversario per dare il via ad una nuova sfida.
La seconda
storia è incentrata su Bailey, un giovane pieno di dubbi sul proprio futuro che
si sente inspiegabilmente attratto dal Cirque des Rêves. Questa storyline è
inizialmente in ombra rispetto alla principale, ma con il proseguo del romanzo
acquista sempre maggiore importanza: sembra quasi che le storie dei due
sfidanti e di Bailey si rincorrono in un continuo crescendo, fino a convergere
nello stesso tempo e luogo.
Infine alcuni
capitoli pongono come protagonista lo stesso lettore, permettendogli di
visitare i vari tendoni del Cirque des Rêves, e dietro questa storia si cela
abilmente un narratore del tutto inaspettato.
In generale,
tutti i personaggi risultano interessanti e ben sfaccettati, e l’ottimo lavoro
nella caratterizzazione si può notare soprattutto con i personaggi secondari.
L’unico difetto (del tutto soggettivo) lo si riscontra quando Celia e Marco si
innamorano e diventano una coppia, seppur molto problematica, perché questa
parte si svolge in modo un po’ frettoloso e pare quasi che l’autrice abbia
scordato di descrivere alcune scene; ironicamente ho apprezzato molto di più le
altre coppie, seppur messe in secondo piano.
A rendere
particolare la narrazione è il circo, che viene inteso come un’entità a sé,
quasi come fosse esso stesso uno dei personaggi o meglio il risultato della
somma di tutti coloro che vi si esibiscono, lo visitano e gli danno vita.
Questo è reso possibile dalla straordinaria fantasia grazie alla quale la
Morgenstern riesce ad ideare un’infinità di incredibili attrazioni.
Gli altri
elementi più significativi sono certamente gli inattesi colpi di scena, che
caratterizzano soprattutto la seconda metà del romanzo; la continua tensione
che grava sulla sfida tra Celia e Marco, capace di mantenere anche il lettore
in uno stato d’ansia; la particolare importanza data ai colori, sempre scelti
con l’intenzione di dare un determinato messaggio.
I capitoli
sono strutturati in modo da focalizzarsi su un solo POV, ma al contempo una
stessa scena può essere descritta più volte da diversi POV, così da fornire
nuovi elementi sulla vicenda.
Infine, per
una persona riflessiva e concreta come me, è molto raro imbattersi in un
romanzo capace di intrigare al punto di far scordare eventuali domande su
dettagli lasciati volutamente sospesi o senza spiegazione. Il maggior pregio de
“Il circo della notte” è proprio fornire date e luoghi precisi, eppure
incantare il lettore con l’idea che tutto si svolta in un altro mondo: il mondo
dei sogni.
DOVE COMPRARE QUESTO LIBRO
LA VIGNETTA
Happy now, Erin?
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