martedì 9 febbraio 2021

"Knight's Shadow" di Sebastien De Castell

Knight's Shadow (Greatcoats, #2)Knight's Shadow by Sebastien de Castell
My rating: 4 of 5 stars

"Like most stories you've heard it's probably grown substantially more heroic and noble in the retelling"


NEL DUBBIO, SFODERATE LE SPADE!

Secondo capitolo della tetralogia The Greatcoats di Sebastien De Castell, "Knight's Shadow" segna un deciso miglioramento rispetto al primo volume, del quale corregge anche un paio di problematiche che il finale lasciava in sospeso, mantenendo però la distintiva capacità di buttare tutto un po' in caciara. Quindi sì, mi è piaciuto!
La trama si sviluppa (con gran calma!) attorno ai tentativi dei protagonisti per arginare la sete di conquista di Trin da un lato e supportare la pretesa al trono di Aline dall'altro. Come nell'opera dal quale prende spunto (aka "I tre moschettieri" di Alexandre Dumas padre) ci sono però una serie di brevi episodi che vanno a spezzettare la storia; può sembrare una scelta discutibile, ma nella seconda metà del volume diventa chiaro come ogni piccola avventura abbia dato il suo contributo all'intreccio principale.
Senza scendere troppo nei dettagli, si nota come gli eventi siano abbastanza simili a "Traitor's Blade", soprattutto sul finale; in generale però si ha l'impressione che l'autore abbia pensato con più attenzione alla trama per questo seguito, almeno per scrivere dei colpi di scena che risultino un po' meno prevedibili, pur restando insufficienti per creare e mantenere la giusta tensione: visto il ruolo minore giocato dalla magia in questa serie, il focus principale è sulla parte avventurosa, ma se i personaggi stessi sono disinteressati alla loro sorte, come può preoccuparsene il lettore? Non solo perché ci saranno altri due libri con questi protagonisti, ma perché sembrano spesso dimenticarsi di essere in pericolo di vita. E passi la Saint's Fever di Kest, che è talmente stoico da sopportare ogni cosa, ma se metti nero su bianco come a Falcio manchino pochi giorni di vita, è verosimile che poi lui vada avanti come nulla fosse per settimane?
Ma nonostante questa -e diverse altre!- sviste il romanzo risulta godibile, in particolare perché il tono stesso invita a non prendere gli avvenimenti troppo sul serio: non mancano mai delle battute brillanti per alleggerire la tensione, anche quando ci sono dei combattimenti in corso, e più in generale la narrazione è farcita dalle imprecazioni e dalle spacconate dei personaggi.
E sono i personaggi a confermarsi uno degli aspetti migliori della tetralogia. Il libro concede molto più spazio all'amicizia tra i tre protagonisti, che il primo capitolo aveva un po' accantonato, ma anche ai rapporti che Falcio intreccia con gli altri personaggi principali; tramite il suo punto di vista possiamo anche vedere come lui rifletta maggiormente sulla missione affidatagli da Paelis e sui limiti che si deve porre nel tentativo di portarla a termine.
Ho apprezzato molto l'introduzione del personaggio di Darriana, anche se inizialmente sembra unirsi al gruppo in modo casuale; l'autore ci fa lentamente scoprire le motivazioni che muovono sia lei che gli altri personaggi, e li portano a volte a compiere azioni orribili ma necessarie.
Ora mi aspetto che il terzo libro compia un ulteriore passo avanti, magari dando più spazio agli antagonisti di cui sentiamo sempre parlare ma che agiscono di rado, o fornendo maggiori dettagli riguardo al sistema magico e a quello religioso, ancora troppo nebulosi per i miei gusti.

Voto effettivo: quattro stelline e mezza

View all my reviews

Nessun commento:

Posta un commento