domenica 23 maggio 2021

"Touch" di Claire North

TouchTouch by Claire North
My rating: 5 of 5 stars

"I didn't want to touch him, since he had just killed me. But I didn't want to die alone so, as my vision flooded like wine in a cup, I reached out and grabbed his shoulder ... and in that moment I became him, just in time to see myself die"


TI CAPITA MAI DI PERDERE TEMPO?

Appena terminata la lettura di "Le prime quindici vite di Harry August", ormai un paio di anni fa, mi ero fiondata a spulciare la bibliografia di Catherine Webb, o per lo meno i romanzi che ha pubblicato con lo pseudonimo di Claire North. Con mio sommo disappunto scoprii che nessun altro libro dell'autrice era stato tradotto in italiano, e il mio livello di lettura in inglese all'epoca era ancora scarsino; ecco spiegato perché ho impiegato così tanto per recuperare "Touch". Ma ne è comunque valsa la pena.
Come con il primo libro, anche in questo caso la scrittura di North mi ha catturato sin dalla prima, movimentata pagina. Il romanzo parte infatti in medias res, con il protagonista inseguito da un ignoto aggressore che gli spara nel ben mezzo di una stazione ferroviaria a Istanbul; anziché morire sul colpo Kepler, come i suoi nemici battezzano la nostra voce narrante, riesce a scappare passando di corpo in corpo. In una versione capovolta delle storie horror in cui gli umani vengono posseduti da creature aliene o ectoplasmatiche, qui seguiamo le vicende dal punto di vita di un'entità capace di controllare il corpo di un individuo dopo averlo soltanto toccato, e la persona in questione riprendere conoscenza solo quando Kepler cambia "pelle", lasciando il vecchio ospite a chiedersi come abbia fatto a perdere la cognizione del tempo.
Nonostante questa base fantascientifica, il romanzo si sviluppa principalmente come un'avventura thriller, con il protagonista impegnato a scoprire chi lo sta cercando e per quale ragione avesse come obiettivi sia lui sia la donna che in quel momento "indossava". Preciso qui che mi sto riferendo a Kepler al maschile per pura comodità: in realtà non solo non sappiamo il suo vero nome, ma neppure quale sia il genere nel quale si identifica, anche se viste le risposte fornite nel corso della storia credo lo si possa considerare un personaggio non binario.
Il libro presenta una narrazione principale alla quale si alternano molti flashback nei quali Kepler racconta episodi della sua lunga esistenza, mentre passa di persona in persona nell'arco di diversi secoli, assistendo anche a grandi eventi storici in diversi Paesi del mondo. E questo non riguarda solo il passato: anche nel presente i personaggi si muovo molto durante la storia, dando al lettore la possibilità fare un viaggio nell'Europa orientale, passando a Germania e Francia, per arrivare perfino oltre oceano; ovviamente non stiamo leggendo una guida turistica, ma l'autrice dedica sempre qualche riga per descrivere il luogo in cui si svolge l'azione, riuscendo ad essere efficace e rendere distintiva anche la cabina di un treno notturno.
Oltre ad un ritmo estremamente incalzante e ad un intreccio ricco di svolte, il maggior pregio di "Touch" è dato dalla caratterizzazione dei personaggi, specialmente perché non ci si dimentica di dare spessore e personalità anche a quelli secondari. Su tutti spicca ovviamente Kepler, un protagonista intelligente e sarcastico, capace di sfruttare sempre al meglio le sue risorse, che ha sviluppato nel tempo un suo codice morale sulla base del quale interagisce con gli umani; la sua natura di "fantasma" mi ha messo inizialmente in difficoltà perché in fondo ruba al prossimo ciò che ha di più prezioso, ossia il tempo, ma per lui non esiste altro modo di sopravvivere e cerca nel suo piccolo di compiere delle buone azioni e trattare con cura il corpo ospitante. North si dimostra poi molto abile nel descrivere la condizione di Kepler, non limitandosi all'idea sci-fi di base, ma dando voce ogni volta alle sensazioni che gli trasmettono i panni in cui si trova, non solo per quando riguarda lo stato fisico della persona.
E sono felice di poter dire che la mia unica perplessità su questa lettura si è risolta da sola. Dal momento che molti elementi mi ricordavano "Le prime quindici vite di Harry August", in particolare in relazione alla struttura della storia, speravo di leggere una dinamica protagonista-antagonista ben scritta e centrale come nell'altro libro; pur avendo una nemesi di tutto rispetto, Kepler non ha purtroppo abbastanza interazioni con questo personaggio da rendere il loro antagonismo indimenticabile. Ho premesso però che si tratta di una mancanza irrilevante, e questo perché trova un rimpiazzo più che soddisfacente nel bizzarro rapporto tra il protagonista e "Nathan"; una relazione partita senza dubbio nel modo peggiore, ma che North ha saputo far evolvere in modo maestrale. Complimenti, soprattutto per avermi spezzato il cuore!

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