sabato 5 giugno 2021

"An Illusion of Thieves" di Cate Glass

An Illusion of Thieves (Chimera, #1)An Illusion of Thieves by Cate Glass
My rating: 4 of 5 stars

"Where did the true evil lie? In the intent, or in the magic itself, or in the soul that made use of magic?"


TRUFFE E FURTI IN AMICIZIA

Quando mi sono interessata a questo libro speravo di scoprire una hidden gem, e a lettura ultimata posso dire che le cose sono andate un po' diversamente: "An Illusion of Thieves" non si è rivelato essere un capolavoro letterario, ma è comunque un'avventura fantasy valida e ingiustamente misconosciuta, forse a causa della tremenda sinossi che da un lato suona alquanto banale e dall'altro spoilera al povero lettore oltre metà del libro. Ma state tranquilli, perché in questo commento non vi verrà anticipato nulla che possa rovinarvi la lettura o inficiare il vostro interesse per la serie.
Primo capitolo in una trilogia fantasy per adulti, questo romanzo comincia scalzando un tropo molto popolare nel genere, ossia "seducing the dark lord", infatti la protagonista Romy è da anni la favorita del signore di Cantagna, la città-stato in cui vive; la vicenda ha inizio quando un'azione sconsiderata del fratello minore Neri fa perdere alla donna il suo ruolo e distrugge la loro famiglia. Con una disponibilità economica decisamente limitata ed un fratello troppo impulsivo da gestire, Romy deve dar fondo a tutte le sue capacità per garantire loro una vita dignitosa e nascondere al meglio le loro abilità segrete.
Pur presentando una storia incentrata su un'avventura che comprende anche diverse scene d'azione, ci troviamo di fronte ad un fantasy molto cozy, dove l'attenzione è focalizzata sulla scoperta delle capacità magiche e sui rapporti tra i personaggi principali, che andranno poi a formare un gruppo affiatato e dal quale mi aspetto ancor più sviluppo nei volumi successivi. Vista l'assenza di elementi dark o splatter, se i grimdark tanto in voga negli ultimi anni vi mettono a disagio questa serie potrebbe fare proprio al caso vostro.
Oltre alla creazione di legami tra i personaggi, ho apprezzato molto la caratterizzazione della protagonista. Romy è una donna risoluta ed intelligente, che sfrutta al meglio le sue risorse; durante il corso della storia la vediamo instaurare un rapporto genuino con il fratello e prendere maggior consapevolezza del ruolo della magia, che fin dall'infanzia le hanno insegnato a temere a priori. Trovo molto positivo anche il modo in cui l'autrice ha gestito il suo passato come sex worker, non mettendo mai in una luce negativa questa attività tranne nel caso di chi vende i propri figli ai bordelli.
E ora veniamo ai motivi per cui questo titolo non si è rivelato il tesoro nascosto in cui speravo. Il problema principale è la trama: non ha nulla di troppo originale, presenta diverse ingenuità narrative (come la scena in cui Romy consegna il ciondolo a Gilliette) e diventa interessante solo nelle ultime cento pagine, dopo essersi presa parecchio spazio per illustrare i personaggi e l'ambientazione. Il risultato è di dare al lettore la sensazione di non aver letto un libro vero e proprio ma soltanto un lungo prologo; questo ha anche un risvolto positivo, perché nel mio caso ha fatto crescere l'interesse per i volumi successivi.
Per quanto riguarda il sistema magico non so ancora come valutarlo: ci vengono forniti pochissimi chiarimenti in merito, ma questo è motivato dal POV di Romy che della magia sa ben poco. Tutto considerato, per questo aspetto voglio dare il beneficio del dubbio a Glass; peccato non poterlo dare anche per l'assurda scelta di mescolare senza criterio parole italiane e spagnole in un world building che ricorda principalmente la Grecia antica. Quello che per un americano risulterà magari esotico ed intrigante, per un italiano è soltanto cringe.

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