
My rating: 5 of 5 stars
"This "world" wasn't real. But it was real for Jack, so that made it real for him. This was a decision. August was choosing this … He would pull them both out of the deep with his bare hands"
PALESE CASO DI COVER BUY (A LIETO FINE)
Fin dalla prima volta in cui ho visto in giro l'edizione cartacea mi sono innamorata della cover e del formato di "The Wicker King"; si è rivelato un caso di cover buy a lieto fine, perché questo romanzo ha saputo conquistarmi, con la sua commistione di generi diversi e la capacità di affrontare problemi quotidiani e concreti sfruttando delle metafore fantastiche, un po' come succede ne "La soglia" di Le Guin.
A dispetto del livello di difficoltà medio-basso della lingua, la lettura potrebbe risultare in parte ostica perché l'autrice opta per una narrazione non sempre lineare; ciononostante proverò a scrivere una sinossi chiara e coerente. Al centro della vicenda ci sono August Bateman e Jack Rossi, due studenti liceali all'apparenza agli antipodi: il primo ha un piccolo gruppo di amici e vive in un contesto sociale difficile, il secondo è la stella locale del rugby ed è nato in una famiglia facoltosa; eppure sono amici da una vita, sempre pronti a sostenersi a vicenda. La loro amicizia viene messa in discussione non solo dalle convenzioni sociali ma anche dalle misteriose visioni che iniziano a tormentare Jack, costringendo entrambi ad intraprendere una missione al confine tra sanità mentale e realtà all'apparenza impossibili.
Ancrum opta per dei capitoli brevissimi che raccontano quasi sempre una singola scena, addirittura limitandosi ai soli dialoghi, senza fornire un contesto chiaro da subito al lettore. Questo rende ovviamente la lettura poco immediata, eppure risulta idoneo al tono della storia e al carattere dei personaggi; in sostanza, non si rischia di perdere il filo logico, solo di andare avanti di un paio di righe prima di avere chiari ambiente e personaggi. Parlo subito dell'altro piccolo difetto di questo romanzo, ossia la caratterizzazione stereotipata dei personaggi secondari che, soprattutto nella prima parte, vengono descritti e si comportano come delle macchiette; personalmente, la reputo una scelta comunque in linea con la limitatezza della loro funzione all'interno della narrazione.
Con i protagonisti è tutta un'altra storia: Ancrum si impegna evidentemente ad analizzarli a fondo e con grande cura, rendendoli davvero credibili come adolescenti sia nelle azioni che nel modo di riflettere; in questo è aiutata dalla struttura stessa della vicenda, che spinge il lettore ad empatizzare con loro. Aver scritto tanto bene i personaggi di August e Jack contribuisce anche a rendere valida la parte romance, che si concretizza in un friends to lovers capace di conquistarmi: la loro relazione viene sviluppata nel corso dell'intero romanzo, ma già dalle prime pagine possiamo percepire l'ottima chimica tra i ragazzi.
Il lato migliore della loro storia è che l'autrice non cerca di strumentalizzare le tematiche per renderla più romantica. Il libro va infatti ad affrontare svariati temi, in primis quello della salute mentale degli adolescenti, mettendo in chiaro anche gli errori che commettono i protagonisti ed i problemi di fondo del loro rapporto. Penso che Ancrum sia stata molto chiara nel suo intento di dar voce ai problemi dei ragazzi, ponendo la luce su come sia necessario chiedere e fornire supporto, ed abbia dimostrato una grande sensibilità, oltre alla sua bravura come scrittrice.
Mi sentirei ingiusta se non spendessi qualche riga per parlare del formato grafico, uno degli aspetti più originali ed interessanti del libro. Oltre ai capitoli che raccontano la storia in pagine dall'aspetto diverso a simboleggiare la psiche dei protagonisti, il romanzo è arricchito da fotografie, appunti e documenti, perfino playlist dedicate ai vari personaggi e ricette! questo rende ovviamente la lettura più particolare, direi quasi interattiva.
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