
My rating: 3 of 5 stars
"She'd seen light like this before, ripping through the fissure in her old friend Clodio as his body split and the devil emerged, screaming, into the sunlit world"
COM'È PICCOLO IL MONDO (FANTASY)
Dopo un primo capitolo alquanto disastroso ed un secondo in netto miglioramento ma ancora un po' incerto su comprimari e relazioni, non sapevo bene cosa aspettarmi dalla conclusione della trilogia The Sacred Throne. Per fortuna i miei timori si sono rivelati grosso modo infondati, infatti "The Killing Light" ha mantenuto il livello raggiunto dal precedente, andando anche a migliorarne alcuni aspetti, motivo per cui ha avuto una mezza stellina in più nella valutazione.
La narrazione riprende praticamente dal giorno successivo al finale di "The Queen of Crows", e si concentra per la maggior parte sul viaggio intrapreso dai protagonisti verso la capitale per chiedere udienza all'Emperor, anche se le motivazioni che li muovono cambieranno nel corso della storia; infatti questo è il libro più dinamico della serie, specialmente per le svolte di trama che pur non essendo tantissime risultano molto incisive sul corso degli eventi. Il tutto procede con un ritmo abbastanza incalzante, forse un po' rallentato dalle numerose scene di combattimento o battaglia, che sono comunque scritte in tono adrenalinico e con cura per i dettagli.
I personaggi sono indubbiamente uno degli elementi più interessanti del libro: nonostante la maggior parte di quelli secondari rimanga poco caratterizzata, un paio riescono a spiccare nel mucchio, diventando così dei validi comprimari; ho apprezzato in particolare questo percorso di "emancipazione" perché va ad interessare anche personaggi dai quali non mi sarei aspettata molto. Per quanto riguarda la protagonista, rispetto al primo volume abbiamo fatto dei passi da gigante e, pagina dopo pagina, mi sono trovata ad apprezzare Heloise sempre più, specialmente per come reagisce con fermezza a chi la contesta senza però cedere alla facile soluzione della violenza.
Il sistema magico del mondo fantasy ideato da Cole viene ancora ampliato, aggiungendo un paio di elementi inediti che onestamente avrei preferito vedere accennati già negli volumi precedenti, perché introdotti qui risultano più che altro degli espedienti pigri per portare la trama verso la risoluzione finale. Tutto considerato, si inseriscono bene nella narrazione, cosa che non posso dire per gli elementi di world building: qui vediamo diverse nuove location, ma dopo tre libri devo ammettere di avere ancora le idee confuse, soprattutto per la velocità con cui i personaggi si spostano e per la pochezza con cui vengono descritti i luoghi che raggiungono. Inoltre trovo a dir poco assurdo che in un vasto impero si incrocino sempre gli stessi personaggi... suvvia!
Nonostante questi margini di miglioramento, il libro mi ha spinto a rivalutare in positivo un po' tutta la serie, ed è merito soprattutto delle tematiche scelte. Nel volume si parla a più riprese di fede religiosa, elaborazione del lutto e lotta ai pregiudizi, nella fattispecie quelli basati su etnia, religione e orientamento sessuale; forse l'autore analizza questi temi in modo grossolano, ma il messaggio arriva senza dubbio chiaro. Personalmente ho trovato molto bella la metafora dell'armatura, dalla quale Heloise non trova il coraggio di uscire perché ha paura di non essere all'altezza delle aspettative degli altri una volta fuori: l'armatura, che le dava nei capitoli precedenti la forza di combattere, diventa con il tempo una barriera dietro cui nascondere le sue insicurezze; la scena in cui vediamo la risoluzione di questa problematica mi ha emozionata molto.
Sinceramente, su questa serie non avrei scommesso una banconota da tre euro, quando mi sono ripromessa di terminarla ad inizio anno. Avere già in libreria tutti i volumi mi ha dato la motivazione per andare oltre "The Armored Saint", e sono felice di averlo fatto; non sarà la trilogia della vita -e neppure del 2022- ma ha tanti elementi originali che la fanno cresce di libro in libro, e mi spiace che per vari motivi abbia avuto poca risonanza.
Voto effettivo: tre stelline e mezza
AVVISO IMPORTANTE!
Durante la polemica scoppiata due anni fa, in merito ai comportamenti molesti di alcuni autori fantasy e sci-fi nei confronti delle colleghe, è spuntato tra gli altri il nome di Myke Cole. In realtà le accuse a cui si faceva riferimento erano già state rese pubbliche nel 2018, e l'autore aveva risposto scusandosi tramite il suo sito, ma questa situazione ha fatto sì che due CE abbiano abbandonato i progetti di pubblicazione dei suoi libri.
Personalmente ho saputo di questa vicenda dopo aver acquistato i primi due libri della serie; ho quindi considerato i diversi fattori, decidendo di leggere e parlare comunque di questi romanzi, includendo un avviso per chi non fosse al corrente della vicenda. Per il futuro invece eviterò di acquistare altri suoi titoli, così come ho fatto nel caso di Mark Lawrence.
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