venerdì 3 novembre 2023

"Nuvole grigie" di Stefania Tedesco

Nuvole grigieNuvole grigie by Stefania Tedesco
My rating: 3 of 5 stars

"Percepisco tutti gli occhi su di me, nessuno si azzarda più a fiatare. Mi soffermo sui presenti perché, oltre ad alcuni collaboratori del commissariato, ci sono sei persone: due donne e quattro uomini. Sei facce, c'è un assassino tra loro?"


CLUEDO: SHIP EDITION

Questa estate ho avuto modo di conoscere Scatole Parlanti con "L'eredità dei Taylor" di Francesca Pasqualone, che mi ha permesso di apprezzare la cura grafica e l'attenzione per i giovani talenti nostrani di questa casa editrice. Sono stata quindi entusiasta della proposta di leggere un altro titolo dal loro catalogo; così ho scoperto "Nuvole grigie", un romanzo che mi ha incuriosito con la stupenda copertina e convinto grazie ad una trama accattivante, nonché decisamente nelle mie corde.

L'intreccio ricorda indubbiamente i tipici enigmi della camera chiusa, con una variante marinara: ci troviamo a Roccia Marina, una cittadina costiera immaginaria nella provincia di Cosenza dove, un lunedì mattina d'estate, un gruppo di sei persone arriva al commissariato per denunciare la morte dello stimato cardiologo Maurizio Righetti, avvenuta in mare aperto durante una gita in yacht. A capo delle indagini si ritrova il commissario Cecilia Orlandi, della quale leggiamo il POV in prima persona -mentre porta avanti gli interrogatori- alternato ai flashback in terza persona tramite i quali gli altri personaggi ricostruiscono gli eventi del fatidico finesettimana.

Si compone così una narrazione parecchio dinamica ed interessante, che spinge il lettore ad interrogarsi sull'onestà delle diverse dichiarazioni, senza però dover ricorrere a momenti d'azione o passaggi ricchi di adrenalina. Di fatto, Cecilia riesce a scoprire la verità senza doversi allontanare dal commissariato, ragionando semplicemente su quanto riportato dai testimoni e su pochi altri elementi forniti dai suoi collaboratori; in questo mi ha ricordato gli investigatori classici come Poirot, che non hanno bisogno di essere coinvolti in scene rocambolesche per consegnare il colpevole alla giustizia. L'indagine mi ha convinto anche per la verosimiglianza con cui viene illustrata in ogni suo passaggio, dimostrazione di un valido lavoro di ricerca alla base.

Per mio gusto, ho apprezzato parecchio anche la caratterizzazione della protagonista: Cecilia riesce ad essere divertente con i suoi commenti sagaci, senza però trasformarsi in una caricatura; mi è piaciuto molto anche il suo modo intelligente di rapportarsi con i subordinati e come l'autrice sia riuscita a veicolare la tematica dei problemi alimentare attraverso il suo punto di vista, con delicatezza ma senza la volontà di edulcorare a tutti i costi la realtà. Pur non essendo una lettrice particolarmente veloce, ho trovato poi la prosa di Tedesco scorrevole ed accattivante, tanto da faticare a posare il libro per la curiosità di arrivare al finale.

Un finale che purtroppo non mi ha convinto appieno, soprattutto per l'eccessiva rapidità con cui viene spiegato il mistero e per la sovrabbondanza di indizi nei confronti di un personaggio in particolare. A rendere in alcuni elementi prevedibile la risoluzione è anche la caratterizzazione di buona parte dei personaggi secondari, che spesso sembrano delle macchiette bidimensionali; e questo svilisce un po' la credibilità della narrazione.

Un altro tasto parzialmente dolente è rappresentato dai dialoghi, che più volte si dimostrano eccessivamente formali, con battute tanto compassate da annullare per un attimo la sospensione dell'incredulità. Una simile sensazione di straniamento è data dai commenti di Cecilia: per quanto sia carino poter leggere le sue riflessioni senza filtro, in alcuni casi sembra rivolgersi in modo diretto al lettore, e questo spezza la coerenza narrativa. Vista l'importanza data poi alla sua storia personale, mi sarei aspettata che questa avesse un ruolo centrale nella risoluzione del giallo; può sempre darsi che questa sottotrama sia stata pensata per essere ripresa in eventuali sequel, chissà? Nel qual caso, non mi spiacerebbe affatto fare ritorno a Roccia Marina.

Voto effettivo: tre stelline e mezza

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