martedì 14 ottobre 2025

"Addio, Miss Marple" di Agatha Christie

Addio, miss MarpleAddio, miss Marple by Agatha Christie
My rating: 4 of 5 stars

"«[L'altra teoria] può apparire fantastica, forse addirittura allucinante. Perché presuppone, vedete, una buona dose di malvagità ... e forse anche un briciolo di pazzia.» Rabbrividì.
«Può darsi...» mormorò Miss Marple. «Vedete, a volte la psicologia di un individuo è talmente contorta da diventare inimmaginabile. Io ne ho avuto spesso la prova.»"



LE CONSEGUENZE DEGLI AZZARDI IMMOBILIARI

Dopo una decina di romanzi e parecchi racconti, con "Addio, Miss Marple" sono arrivata a completare la serie ideale dedicata alle indagini dell'iconica vecchina inglese. Un romanzo dalla genesi per nulla banale (scritto ed ambientato negli anni Quaranta ma pubblicato solo dopo la morte dell'autrice, la quale tra i suoi due personaggi più celebri ha preferito eliminare il non troppo amato Poirot), che meriterebbe dei contenuti adeguati all'interno dell'edizione. Edizione che è invece tristemente povera, e questa volta non perché la sottoscritta abbia recuperato una vecchia copia all'usato: parlo proprio dell'ultima versione realizzata da Mondadori nel 2018 e tutt'ora ristampata, nella quale sono presenti soltanto il testo e l'indice, senza alcuna prefazione o nota aggiuntiva per presentare ai lettori un volume tanto simbolico nella produzione christieana.

Come accennato, la collocazione temporale di questa storia è teoricamente il 1944, seppur alcune informazioni all'interno della storia (e della sinossi!) sembrino contraddire questo dato; per certo sappiamo che il colonnello Bantry -morto prima degli eventi di "Assassinio allo specchio" del 1962- è ancora vivo, e al contempo sul trono d'Inghilterra siede re Giorgio VI, quindi ci troviamo senza dubbio in un periodo precedente al 1952. L'ambientazione principale è invece la costa meridionale del Devon, dove si trova la cittadina immaginaria di Dillmouth; qui arriva dalla Nuova Zelanda Gwenda "Gwennie" Reed, la nostra prospettiva principale nonché neo-moglie di Giles, su indicazione del quale cerca una casa in zona per la loro famiglia. La donna si lascia conquistare dall'affascinante Hillside, ma una serie di eventi bizzarri collegati all'abitazione la porta a temere per la propria psiche. Per sua fortuna il marito è cugino di Raymond West, tramite il quale conosce la concreta Miss Marple, pronta a fornire delle risposte ai suoi dubbi; risposte che portano a loro volta nuovi quesiti, ma soprattutto un potenziale omicidio da risolvere.

Questa volta non partiamo quindi da un delitto avvenuto nel presente, bensì da una sorta di cold case che potrebbe comunque comportare dei pericoli per i protagonisti, essendoci un assassino in libertà da quasi vent'anni, determinato a rimanere tale. Questo rende piacevolmente incalzante il ritmo dell'indagine e appassionante la determinazione con cui la coppia composta da Gwenda e Giles interroga sospettati e tenta di unire le informazioni ottenute, con l'indispensabile supporto di Miss Marple, che qui ricopre quasi il ruolo di angelo custode per quanto si prende a cuore le sorti dei due. Ho trovato sia loro sia gli altri personaggi estremamente gradevoli e ben definiti, senza troppe esagerazioni comiche; anche le relazioni mi sono sembrate solide, nonché vitali per il proseguo della storia.

E questo è vero persino per il lato romantico, solitamente tallone d'Achille dell'autrice. Non parlo solo della coppia protagonista (seppur Gwenda e Giles siano davvero affiatati), ma anche delle altre romance che si dimostrano tutt'altro che accessorie e non vengono utilizzate solo per addolcire l'epilogo dopo tanti delitti. La cara Agatha quindi svolge un lavoro decisamente migliore qui rispetto a tante sue opere più celebrate, e ciò si rispecchia anche in relazione al quadro morale del crimine in sé; le motivazioni del colpevole offrono infatti un assist alla buona Jane per parlare di squilibrio di potere, violenza domestica e psicologica. Ripeto: molto, molto meglio di altri romanzi, come la mia recente lettura "Non c'è più scampo".

Qualcosa deve pur pesare sull'altro piatto della bilancia, e in questo caso si tratta dell'intreccio, che non è incoerente o sciocco ma mi è sembrato ben lontano dal potersi definire intricato. O forse ho letto semplicemente troppi gialli per farmi ingannare quando i personaggi stessi dicono di voler lasciare per dopo una determinata pista! Riprendo poi la mia lamentatio verso l'edizione o meglio verso la traduzione -rea tra l'altro di ignorare le regole della consecutio temporum-, perché trovo molto deludente la scelta del titolo: questa è sì l'ultima storia di Miss Marple ad essere stata pubblicata, ma nulla nel testo lascia intendere che fosse pensata per dare l'addio al personaggio. L'originale "Sleeping Murder" è decisamente più onesto, mentre qui in Italia si è voluto puntare sul sensazionalismo per mero marketing.

Voto effettivo: quattro stelline e mezza

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