Romanzo in racconti
Recensione a "Magisterium - Il guanto di rame" di Holly Black e Cassandra Clare
LA SCHEDA TECNICA
TITOLO: Magisterium - Il guanto di rame
AUTORE: Holly Black e Cassandra Clare
TITOLO ORIGINALE: Magisterium - The Copper Gauntlet
TRADUTTORE: Beatrice Masini
EDITORE: Mondadori
COLLANA: I Grandi
PAGINE: 270
TRADUTTORE: Beatrice Masini
EDITORE: Mondadori
COLLANA: I Grandi
PAGINE: 270
Al secondo
volume di questa pentalogia scritta a quattro mani, mi sono finalmente resa
conto di un dettaglio abbastanza rilevante, riguardo la differenza tra
l’edizione originale e quella italiana. Mettendo a confronto le copertine
infatti, si nota subito che quelle statunitensi hanno un design adatto per
risultare appetibili ad un pubblico giovane, ossia al target effettivo dei
romanzi; la Mondadori ha optato invece per delle immagini e dei colori molto
più seri e maturi, fuorviando così il lettore, che pensa di acquistare un libro
rivolto ai cosiddetti giovani adulti. Ciò non toglie che le copertine italiane
siano meravigliose, tanto da convincermi ad acquistare tutti i volumi in
rigida.
La storia di
Callum riprende qualche mese dopo la fine de “L’anno di ferro” (QUI la
recensione), con il nostro protagonista costretto a trascorrere le vacanze
estive a casa con il padre dove, in aggiunta a molti altri problemi, il suo
lupo del caos Subbuglio non è bene accetto.
Al ritorno al
Magisterium, Call troverà ben altri ostacoli che il suo peculiare animale
domestico: qualcuno pianifica infatti di rubare l’Alkahest, un potente oggetto
magico in grado di uccidere con il solo tocco. Per fermare il ladro, Call parte
in missione, seguito da Aaron, Tamara e del riluttante Jasper. Da questa
impresa, la storia si sviluppa in un crescendo fino all’inatteso e geniale
finale.
Per chi come
me ha letto il primo romanzo da un po’, non c’è nulla da temere: nei capitoli
iniziali viene inserito un riassunto di quanto accaduto in precedenza, ottimo
per rinfrescarsi la memoria.
Seppur
intrigante e capace di portare nuovi elementi fondamentali per la serie, la
trama di questo secondo capitolo presenta un paio di problemi strutturali:
innanzitutto la narrazione viene incentrata su pochi eventi, lasciando molti
dettagli ed indizi in sospeso, probabilmente per svilupparli nei prossimi volumi;
in secondo luogo, la storia è quasi frammentaria, perché anziché seguire la
vita del protagonista, ci si sofferma su una manciata di episodi, sorvolando su
ciò che accade nel frattempo.
Dal primo
libro, i personaggi non hanno subito una grande evoluzione ma, mentre i
secondari si riconfermano soltanto abbozzati e privi di attrattiva, quelli
principali lasciano presagire uno sviluppo interessante per i prossimi
capitoli.
Il
protagonista Callum va invece valutato a parte, dal momento che è il solo di
cui conosciamo tutti i pensieri e, soprattutto, il grande segreto. Proprio alla
luce di quanto scoperto nel finale de “L’anno di ferro”, il rapporto di Call
con gli altri personaggi acquisiva un enorme potenziale; potenziale poco
sfruttato, rispetto alla relazione con il padre, e per nulla, rispetto a quella
con l’amico Aaron.
Come in
precedenza, lo stile narrativo si dimostra scorrevole ed immediato, così da
rendere apprezzabile il romanzo anche dai ragazzi per i quali è pensato; questo
non va però ad inficiare la scelta del lessico, che non è mai banale anzi in
diversi casi risulta abbastanza ricercato.
Avevo già
accennato in un precedente post come considerassi la serie “Magisterium” un
eccellente connubio tra due delle più amate saghe fantasy per ragazzi, ossia
quelle di Harry Potter e di Percy Jackson; ciò rende palese una mancanza di
originalità di fondo e porta a delle scene “clonate”: l’attacco dell’Automoton,
per esempio, ricalca in modo evidente un episodio della pentalogia “Eroi
dell’Olimpo”.
Potendo
attingere da questi generosi universi fantastici, le autrici hanno anche saputo
imparare dagli errori altrui: una mia perplessità riguardo Hogwarts era la
mancanza dell’insegnamento di materie normali, come matematica o lettere
(dobbiamo pensare che nel mondo magico ci si esprima con un lessico da quinta
elementare e non si sappia far di conto?); dal secondo anno, al Magisterium si
studiano scienze ed inglese, oltre alla magia.
Ho trovato
molto positivo anche il voler fornire una spiegazione più dettagliata e
completa su come opera la magia in questo mondo.
DOVE COMPRARE QUESTO LIBRO
LA VIGNETTA
Voldy in fondo è un ottimo padrone!
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