
My rating: 3 of 5 stars
"She could see the thousands of beginnings and endings she had and would endure. She was ready for this story"
INTENTO LODEVOLE, SVOLGIMENTO DISCUTIBILE
"A Thousand Beginnings and Endings" è una raccolta di racconti nata da un'idea estremamente positiva, soprattutto in un'ottica di inclusività ed integrazione culturale ancora ben lontani dall'essere raggiunti negli Stati Uniti. Gli autori di discendenza asiatica che hanno contribuito alla creazione di questo volume hanno preso spunto proprio dal folklore dei loro Paesi d'origine per la stesura dei racconti; l'intenzione è di controbilanciare, anche se in piccolo, le migliaia di retelling di fiabe e leggende occidentali con delle storie nate invece dalla mitologia dell'Asia meridionale ed orientale.
Inizialmente mi era sembrata un'ottima iniziativa, ma leggendo poi il volume ho riscontrato una serie di problematiche che vanno a svalutare l'intento alla base di questa racconta. Innanzitutto bisogna distinguere tra due tipologie di lettori: quelli di origini asiatiche, che qui si vorrebbe rappresentare, e chi come me è completamente estraneo a questo mondo, sia dal punto di vista etnico sia da quello culturale. I primi potranno ritrovarsi in uno o al massimo due dei sedici racconti proposti, che vanno infatti a coprire una zona estremamente ampia del continente asiatico (dal Pakistan alla Korea!), ma potrebbero essere del tutto disinteressati agli altri; i secondi magari potranno scoprire nuove leggende e miti, alcuni con elementi in comune con quelli occidentali, ma la presenza di interi dialoghi privi di traduzione saranno sicuramente un inutile ostacolo durante la lettura.
Mi spiace essere tanto cinica, ma nel complesso l'impressione che ne ho avuto è quella di una trovata commerciale mascherata da operazione solidale.
Altri piccoli accorgimenti che avrebbero migliorato la racconta sono un po' di diversità nei personaggi protagonisti (su sedici racconti, in ben tredici abbiamo una ragazza protagonista!) ed una maggiore chiarezza per quanto riguarda il target di riferimento: per tono e messaggio alcune storie sembrano scritte per dei bambini, mentre altre vedono in scena studenti universitari o persone già impegnate nel mondo del lavoro, andando perciò ad affrontare problemi legati a queste realtà.
Prima di lasciarvi alle singole valutazioni, vorrei spendere qualche riga per il racconto "Still Star-Crossed", scritto da Sona Charaipotra ed ispirato ad una leggenda della cultura punjabi, perché credo sia la storia più delirante letta finora nel 2021. La premessa fondamentale è che vicenda viene ambientata negli USA dei giorni nostri; non so ancora dire cosa mi abbia turbata di più: gli zii della protagonista che uccidono il fidanzato della sorella (sorella che poi racconta l'evento alla figlia con una leggerezza spiazzante)? il suddetto fidanzato che stalkera la figlia della sua "ex", ma in modo romantico? o l'autrice che definisce con l'aggettivo «delicious» il triangolo amoroso tra lo pseudo-fantasma, la protagonista e sua madre? Forse l'ultima, perché l'unico aggettivo che veniva in mente a me mentre leggevo quelle scene era «disgusting»!
"Forbidden Fruit" di Roshani Chokshi - 4 stelline
"Olivia's Table" di Alyssa Wong - 4 stelline e mezza
"Steel Skin" di Lory M. Lee - 1 stellina e mezza
"Still Star-Crossed" di Sona Charaipotra - 1 stellina
"The Counting of Vermillion Beads" di Aliette De Bodard - 4 stelline
"The Land of the Morning Calm" di E. C. Myers - 2 stelline e mezza
"The Smile" di Aisha Saeed - 3 stelline
"Girls Who Twirl and Other Dangers" di Preeti Chhibber - 3 stelline
"Nothing into All" di Renée Ahdieh - 3 stelline e mezza
"Spear Carrier" di Rahul Kanakia - 2 stelline e mezza
"Code of Honor" di Melissa de la Cruz - 2 stelline
"Bullet, Butterfly" di Elsie Chapman - 3 stelline
"Daughter of the Sun" di Shveta Thakrar - 3 stelline e mezza
"The Crimson Cloak" di Cindy Pon - 4 stelline e mezza
"Eyes like Candlelight" di Julie Kagawa - 3 stelline e mezza
"Carp, Calculus and the Leap of Faith" di Ellen Oh - 3 stelline
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