Un classico al mese
"Mansfield Park" di Jane Austen
TITOLO: Mansfield Park
AUTORE: Jane Austen
TITOLO ORIGINALE: Mansfield Park
TRADUTTORE: Maria Felicita Melchiorri
EDITORE: Newton Compton
COLLANA: I Minimammut
PAGINE: 380
VOTO: 4 stelline e mezza
TRADUTTORE: Maria Felicita Melchiorri
EDITORE: Newton Compton
COLLANA: I Minimammut
PAGINE: 380
VOTO: 4 stelline e mezza
“Mansfield Park” è una commedia romantica che
ricalca molti degli scenari tipici dell'opera austeniana, come la scelta di una
protagonista di umile estrazione posta in contrasto con gli altri personaggi, o
la presenza di un triangolo amoroso tra i due protagonisti e un terzo uomo
dalle caratteristiche ricorrenti -giovane e attraente, che spesso ha o promette
di ottenere grandi fortune economiche.
La storia si incentra su Fanny Price, nata in
una famiglia molto numerosa e affatto abbiente, che a soli dieci anni viene
praticamente adottata dai ricchi zii Sir Thomas e Lady Bertram, per poi
crescere nella loro tenuta di Mansfield Park assieme ai cugini. Inizialmente la
ragazza si sente spaesata e ha molta nostalgia di casa, ma grazie in
praticolare alla gentilezza del cugino Edmund diventerà negli anni un vero e
proprio membro della sua nuova famiglia, dimostrandosi un valido aiuto
specialmente per la zia.
Andando a coprire un periodo di circa un
anno, quando Fanny è ormai diciottenne, il romanzo inizia con la breve
introduzione dei trascorsi dei diversi nuclei familiari per poi passare
all'arrivo nel vicino presbiterio dei signori Grant e, poco dopo, dei loro
congiunti, i fratelli Henry e Mary Crawford. Nella prima parte del volume,
questi ultimi formeranno un affiatato gruppo con i giovani di Mansfield Park,
andando a creare diverse relazioni poi sviluppate nel resto del libro.
Croce e delizia di questo romanzo è senza
dubbio la protagonista. Fin troppo riservata e quasi sempre silenziosa, Fanny
si distingue per la sua indole del tutto priva d'ambizione
«Fanny capì che [Tom] non l’avrebbe
invitata, e nella modestia della sua natura riconobbe immediatamente che era
stata irragionevole ad averci contato.»
che fa subito pensare
alle protagoniste di tanti romanzi contemporanei (dove però questo carattere è
visto come positivo). La sua timidezza è tale che non riuscirà mai a palesare i
sentimenti che cova da anni per Edmund, seppur si dimostri sempre solerte
nell'assecondare ogni idea di lui, come ben si evidenzia in questo scambio di
battute:
«-Ma non c’è stato qualcosa nelle sue
[di Mary] parole che ti è parso inappropriato, Fanny?
-Oh! Sì, non avrebbe dovuto parlare
dello zio usando quei termini. Mi ha piuttosto stupita. [...]
-Sapevo che ti avrebbe colpito. È
stato un grosso errore. Molto disdicevole.»
Il suo carattere
nasconde anche un lato perfido ben palesato dai giudizi elargiti con
generosità, soprattutto nei confronti degli altri giovani personaggi che
vengono etichettati con sufficienza e alterigia.
«Fanny osservava e ascoltava, e non
mancava di divertirsi ad osservare l’egoismo che, più o meno mascherato,
sembrava guidarli tutti, [...]»
«Agatha e Amelia le sembravano, nei
loro diversi modi, così radicalmente sconvenienti per una recita in famiglia...
la situazione di una e il linguaggio dell’altra così poco adatti ad una
qualsiasi donna che conoscesse il decoro, da non riuscire a credere che le
cugine fossero davvero consapevoli dell’impregno che si assumevano; [...]»
In contrapposizione a Fanny vediamo Mary
Crawford: benestante, esuberante, loquace, e pronta ad esporre le sue idee
senza alcuna remora. Vediamo fin da subito come l'autrice le metta a confronto,
in particolare nelle osservazioni di Mrs Rushworth:
«[...] ma non c’era paragone
nell’attenzione prestata dalle due dame alle sue spiegazioni. Miss Crawford
infatti, che aveva visto innumerevoli grandi case e non gliene importava di
nessuna, faceva solo finta di ascoltare per pura educazione, mentre Fanny, per
la quale tutto era interessante in quanto nuovo, seguiva con spontanea serietà
[...]»
Una cosa accomuna però queste due donne,
nonché tutti i personaggi femminili del romanzo in quanto specchio di altrettanti
ruoli sociali; che si dimostrino virtuose o peccatrici poco cambia, perché esse
sono destinate all'infelicità. E questa infelicità ha la sua espressione nel
matrimonio, sia esso d'amore o di convenienza: per partire con Mrs Price, che
sceglie l'affetto e finisce nella miseria, e concludendo con Maria, vittima
delle pressioni familiari
«Avendo ormai compiuto i vent’anni,
Maria Bertram cominciava a ritenere il matrimonio un dovere; [...] divenne suo
dovere, secondo le sue regole morali, sposare Mr. Rushworth appena le fosse
stato possibile.»
In quest'ottica, il
romanzo può essere visto come l'opera in cui la Austen maggiormente si adopera
per criticare la società georgiana e le sue aspettative sulle giovani donne; lo
possiamo capire dalle parole scelte per parlare da Sir Thomas, che così
sollecita il matrimonio tra Fanny ed Henry:
«[...] e forse [Sir Thomas]
intendeva dimostrare che Fanny era una buona moglie, mostrando quanto facile
fosse persuaderla.»
A contorno di queste riflessioni, abbiamo un
cast di personaggi secondari tra i quali spicca la parodistica Mrs Norris,
simile ad uno Scrooge in gonnella.
«Se si trattava di camminare,
parlare e progettare, lei era sempre pienamente disponibile, e nessuno meglio
di lei sapeva predicare la generosità agli altri. Ma il suo amore per il denaro
era pari al suo amore per il comando, e sapeva risparmiare altrettanto bene il
proprio denaro quanto spendere quello altrui.»
Devo però ammettere
che a tratti sembravano esserci davvero troppi personaggi, infatti di alcuni
non ricordo neanche il nome mentre altri mi sono rimasti in mente per una sola
caratteristica, come William con la sua sfacciatissima raccomandazione
dall'Ammiraglio Crawford, che la falsa figlia di Banderas nel Mulino Bianco può
accompagnare solo!
Altro difetto, forse soggettivo, è il ritmo
del romanzo che nella parte centrale subisce un deciso rallentamento, con delle
scene che sembrano ripetersi sempre uguali. Promuovo invece l'edizione Newton
Compton, una volta tanto, specialmente per l'eccellente introduzione.
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