
My rating: 5 of 5 stars
"But when I get there, I stop short. There's none of the color or soft movement I know. The poppies have gone silver. The green wands of the sagebrush look like crushed crystal ... Pieces of mirror have replaced the burgundy leaves of castor plants"
DEVO AUMENTARE IL LIVELLO DI SPAGNOLO SU DUOLINGO
Dopo tanti anni da lettrice, credo di aver individuato quali siano gli autori sui quali posso sempre fare affidamento, a prescindere dalle valutazioni altrui o da quanto mi sembrino bizzarre le sinossi dei loro libri; ed in questa categoria ricade senza dubbio Anna-Marie McLemore, che dopo tre romanzi assolutamente validi mi ha del tutto conquistato con "The Mirror Season". All'apparenza potrebbe sembrare un'altra delle sue storie adolescenziali che parlano di inclusività in un contesto moderno ma dai tratti fiabeschi, e in effetti lo è; questo romanzo però ha anche una marcia in più. Marcia in più che purtroppo non lo rende adatto a tutti, ma procediamo per gradi.
La storia è ambientata a San Juan Capistrano, città della California dove vive la narratrice Graciela "Ciela" Cristales, un'adolescente di origini messicane che ha ereditato dalla bisnonna il dono di indovinare il dolce giusto per ogni persona; un'abilità che le torna decisamente utile quando serve i clienti nella pasticceria della zia. Durante una festa estiva, Ciela ed un altro ragazzo -Lock Thomas- sono vittime di una violenza, e questo la porta non solo a perdere del suo potere, ma anche a dover assistere impotente mentre in città piante e fiori si trasformano in schegge di specchi. La ragazza si convince che soltanto aiutando il suo nuovo amico potrà riportare tutto a com'era prima di quell'orribile notte.
Per mio gusto, questo romanzo è perfetto sotto tanti punti di vista, ma se dovessi cercaci dei difetti in modo più oggettivo, ne evidenzierei principalmente due. Il primo è la presenza di tantissimi termini in lingua spagnola, che in alcuni casi diventano vere e proprie frasi; con un po' di impegno e tenendo conto che tante parole sono simili al loro equivalente in italiano il senso alla fine si coglie, però avrei gradito moltissimo delle note a fondo pagina! L'altro problema riguarda la ripetitività di determinate proposizioni, che soprattutto nei pensieri della narratrice si ripropongono quasi invariate e ad oltranza per l'intero volume. Questo elemento è chiaramente voluto, per creare un crescendo nei momenti più emotivi, ma temo possa sembrare fin troppo ridondante in alcuni passaggi.
Tolti questi aspetti meno riusciti, il romanzo può vantare un gran numero di pregi. Innanzitutto abbiamo un'ottima caratterizzazione dei personaggi, in particolare di Ciela e Lock che vengono tratteggiati in modo complesso -senza edulcorare i loro lati negativi a tutti i costi- come singoli individui, e riescono a brillare ancora di più nella loro dinamica di coppia. Come in tutte le storie di McLemore abbiamo poi tanti tipi di rappresentazione, ben contestualizzati nella storia e presentati con piglio critico e mai pretestuoso; in un mondo ideale, questa sarebbe la norma, ma nella realtà in cui viviamo dobbiamo accontentarci di apprezzare queste oasi (letterarie) di civiltà.
La vera forza di questa storia sta nelle tematiche che affronta, tematiche difficili da digerire rese ancor più pesanti se si pensa a come McLemore abbia trasposto su carta gli abusi dei quali è statǝ vittima in prima persona. Nel libro ci si focalizza in primis sulla violenza sessuale e le sue conseguenze, cercando di mostrare come sia possibile avviare un percorso di guarigione psicologica grazie alle persone vicine, e quanto sia importante denunciare questi episodi anche se il sistema sociale sembra avverso; inoltre, si parla di bullismo e diversi tipi di discriminazione. Non posso che ammirare il coraggio di McLemore nel mettere tanto di sé in questo romanzo, e ritengo sia stato brillante da parte sua sfruttare il realismo magico per creare una metafora dell'evoluzione di Ciela, utilizzando elementi della fiaba La regina delle nevi per descrivere in modo tangibile le sue emozioni interiori.
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