martedì 29 aprile 2025

"Il tradimento" di Bernard Cornwell

Il tradimentoIl tradimento by Bernard Cornwell
My rating: 4 of 5 stars

"Di tutte le donne che sono state determinanti nelle vicende da me raccontate ... fu Ginevra a oscurare il mezzogiorno di Artù. Noi riuscimmo a sconfiggere Lancillotto, ma la vittoria fece scoprire ad Artù il tradimento di Ginevra, e fu come se il sole fosse sparito dal cielo"


LO SCAPOCCIAMENTO

Come mi ero ripromessa all'inizio del mese, sto dando priorità alla trilogia The Warlord Chronicles, in parte perché la suddivisione nostrana in cinque libri crea una strana sensazione di incompletezza alla fine di ogni volume, ma soprattutto per la sua godibilità, nettamente maggiore rispetto a tutte le altre serie che sto seguendo in questo periodo. Ad onor del vero, questo quarto capitolo "Il tradimento" mi è sembrato un po' sottotono rispetto al precedente: diciamo che dopo la batosta emotiva data dal finale de "La torre in fiamme", interessarmi alle paturnie morali di Artù non è stato facilissimo.

Andando a coprire l'ultima parte di "Enemy of God" e la prima di "Excalibur", questo volume comincia con la risoluzione del colpo di Stato tentato da Lancillotto per poi concentrarsi nuovamente sulla linea di trama legata ai Tesori della Britannia -i tredici artefatti divini che dovrebbero riportare gli antichi dèi- e sull'eterno conflitto con gli odiati invasori sassoni. Questa volta sono presenti soltanto brevi elissi temporali, infatti passa pochissimo dal termine dell'insurrezione cristiana al rituale mistico di Merlino, e così pure alla pianificazione della guerra: mancano del tutti quegli intermezzi di relativa tranquillità che caratterizzavano la narrazione dei primi libri.

Questo da un lato permette la delineazione di un intreccio più corposo e solido, ma dall'altro non concede al lettore il tempo di assimilare e comprendere le decisioni dei personaggi. Ciò svilisce in particolare lo sviluppo di Artù, che qui muove i primi passi su un sentiero oscuro senza però avere un confronto edificante e sincero con Derfel com'era successo ne "La torre in fiamme": si può intuire il dolore che prova, ma il suo rapporto con il protagonista è talmente deteriorato da non permettere al lettore di avere un necessario approfondimento a riguardo. Per contro, Ginevra ottiene molto più spazio ed una sostanziosa rivalutazione in positivo del suo carattere, che personalmente ho apprezzato in modo particolare perché rende più interessante la seconda metà del libro e fa ben sperare per la conclusione della serie.

I pregi nell'ambito dei personaggi non finiscono qui, perché credo non sia da tutti introdurre nuovi caratteri a serie inoltrata sapendoli rendere comunque interessanti e ben integrati nella narrazione. Eppure le nuove aggiunte al cast apportate dal caro Bernard si uniformano perfettamente al resto dei personaggi, creando come sempre delle dinamiche stimolanti e credibili. Questo si palesa in particolar modo nei dialoghi tra Derfel ed i suoi coprotagonisti, nei quali lui si pone sempre in una prospettiva ricettiva, e ciò porta ad esempio al suo scambio con Nimue riguardo il comportamento tenuto da Ginevra, che ho trovato molto valido e maturo; inoltre, non si tratta di una lezione fine a se stessa rivolta soltanto al lettore, ma tutto questo porta delle conseguenze concrete per lo sviluppo della trama.

Trama che invece in questo volume mi ha fatto in parte sospirare, sia perché la scomparsa del Calderone ha ottenuto una risoluzione anticlimatica e prevedibile (almeno quanto l'effettiva utilità del tanto atteso rituale di Merlino), sia per la generale mancanza di linearità. Non solo diverse sottotrame vengono lasciate aperte in modo sibillino, ma la conclusione stessa risulta davvero deludente e sottotono. Sono sicura che Cornwell non lascerà quesiti irrisolti, perché finora si è dimostrato attento a fornire risposte puntuali e perfino ridondanti, ma ammetto che non si tratta del mio epilogo preferito: più che un cliffhanger intrigante fa pensare ai banali "to be continued" alla fine degli episodi di Dragon Ball. Tanto sapevamo tutti che avrebbe vinto Goku!

View all my reviews

Nessun commento:

Posta un commento