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4 settembre 2018
Essere il
protagonista di una storia non ti rende automaticamente un eroe amato. Lo sanno
bene i personaggi principali dei romanzi di questo mese: chi per la
caratterizzazione, chi per i suoi trascorsi, nessuno di loro risulta facilmente
apprezzabile.
- "La città di sabbia" di Laini Taylor, secondo volume della trilogia de "La chimera di Praga" che, come il primo, mescola sapientemente ambientazioni fantastiche e reali, delineando entrambe con tratti poetici; con le sue riflessioni tormentate, il protagonista maschile Akiva sembra l'unico personaggio insoddisfacente in un cast riuscitissimo.
- "Madre notte" di Kurt Vonnegut, le false memorie di un uomo incarcerato con l'accusa di propaganda nazista; Howard Campbell è un protagonista davvero accattivante, cionondimeno i suoi comportamenti passati sono ambigui e portano ad interrogarsi sulla sua vera natura.
- "I Medici - Una dinastia al potere" di Matteo Strukul, primo romanzo storico in una tetralogia dedicata alla famiglia più potente della Firenze rinascimentale; è davvero difficile empatizzare con Cosimo de'Medici, ma questo problema non è circoscritto al solo protagonista bensì un po' a tutti i personaggi.
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