martedì 31 marzo 2020

Wrap-Up - Letture di marzo 2020

Wrap-Up - Letture di marzo 2020


Devo ammetterlo: questo mese sono stata troppo ambiziosa con la mia TBR. Infatti, sono riuscita soltanto a completare questi cinque romanzi e, va detto, pure con difficoltà. Spero di fare meglio in aprile.

Il primo libro letto questo mese è stato sicuramente il più impegnativo, soprattutto per la mole non indifferente. Nonostante il timore reverenziale di dover iniziare un tomo di oltre mille pagine, "The Dome" di Stephen King si è dimostrato un eccellente lettura, guadagnandosi addirittura le cinque stelline. Per leggere la mia recensione dettagliata per questo romanzo tra il thriller, l'horror ed il distopico, andate QUI.

Continuando nella TBR, ho poi iniziato la cosiddetta Grisha Trilogy, scritta da Leigh Bardugo, con il primo libro "Shadow and Bone"; questa serie fantasy è ambientata in un mondo che ricorda molto la Russia zarista, con l'aggiunta di alcune creature fiabesche e dei maghi locali chiamati appunto Grisha.
La storia vede come protagonista l'apprendista cartografa Alina Starkov la quale, trovandosi in pericolo all'interno della Shadow Fold (una landa di oscurità che divide il regno ed è popolata dagli orribili volcra), scopre di poter sprigionare una luce magica che scaccia i mostri. La ragazza diventa così un faro di speranza per Ravka: con il suo potere sarebbe in grado di dissolvere la Fold e riunire una nazione distrutta da secoli di guerra. Seguiamo quindi Alina nel Little Palace, il luogo dove vengono addestrati i Grisha, e la vediamo alle prese con una vita più agiata, ma anche ricca di nuove difficoltà.
Complice la sua relativa anzianità (almeno nell'universo dei libri YA), questo volume pecca di banalità e propone dei personaggi molto stereotipati, che rendono noiosa la lettura della parte ambientata ad Os Alta; non mancano infatti le scene alla Cenerentola o la presenza di una bee queen del tutto inutile ai fini della trama. Per fortuna, nel finale l'autrice si riscatta sia per il ritmo narrativo sia per le interazioni tra i personaggi.
Tra questi ultimi ho apprezzato soltanto Mal -nella seconda parte della storia- e Genya, che ha dalla sua un passato molto interessante del quale vorrei leggere ancora. Il Darkling è tollerabile solo negli ultimi capitoli, anche se come antagonista ha una motivazione abbastanza banale, mentre Alina è insoffribile dall'inizio alla fine, oltre ad essere una grande ipocrita quando si tratta di giudicare i suoi nuovi "amici".
Come da YA che si rispetti, sono presenti dei comportamenti ingenui ed infantili in persone adulte (Marissa Meyer docet), un esempio su tutti gli ambasciatori dei regni nemici che si fanno condurre della Fold per vederne la distruzione: ma vi rendete conto che è l'unico motivo per cui avete un minimo vantaggio su Ravka, sì? Croce e delizia è invece la mancanza di info dump: sicuramente la fluidità della lettura ne guadagna, ma il lettore si trova spesso a dover intuire alcuni aspetti magici.
Nota a margine: solo io ho trovato divertente come l'autrice, in evidente difficoltà sul modo di chiudere i capitoli, ne concluda la metà con la protagonista che sviene o si addormenta?
Il mio voto è di due stelline e mezza.

E rimaniamo in Russia, o meglio andiamo nella VERA Russia, con il classico di questo mese: "Il sosia" di Fëdor M. Dostoevskij, romanzo giovanile che presenta il tema della doppiezza umana portata all'estremo, ossia all'apparizioni di un individuo identico al protagonista della storia. Nel complesso ho dato quattro stelline a quest'opera, della quale potete leggere QUI una recensione approfondita.

Questo mese sono miracolosamente riuscita anche a terminare la trilogia di Gemma Doyle scritta da Libba Bray, con la lettura di "La rivincita di Gemma", che mi ha dato una conferma definitiva: se questo è davvero il meglio del new gothic, come indicato in quarta di copertina, evidentemente non si tratta del genere per me. Parlo in modo dettagliato dei motivi per i quali questa serie non mi è piaciuta nella rubrica Lettura d'Insieme che potete trovare QUI, facendo sempre attenzione agli SPOILER!
In questo romanzo, la storia riprendere pochi mesi dopo la conclusione di "Angeli ribelli" (ne parlo QUI), con una serie imbarazzante di info-dump e con la cara Gemma detentrice di tutta la magia dei regni; per cosa deciderà di usarla? io le avrei magari suggerito di ricordarsi della piccola Polly, "ospite" di un pedofilo, ma la nostra eroina decide di impiegare il suo illimitato potere per dar vita a stupidi inganni, come distrarre la madre di Felicity convincendola di aver visto una conoscente tra la folla.
Ma non c'è tempo da perdere (o meglio, non ci sarebbe, ma l'autrice se la prende alquanto comoda) perché oscure minacce incombono su Gemma da... praticamente, da tutte le parti! La Bray cerca in ogni modo di mettere ansia ai suoi lettori, con il risultato che la maggior parte degli antagonisti risultano alla fine ridicoli, almeno quanto gli eroi.
In generale il romanzo si mantiene in linea con i precedenti: pagine su pagine di scene inutili ai fini della trama, decine di temi importanti trattati con superficialità, una valanga di comparse dallo spessore della carta velina, uno stile urticante e buchi di trama -specialmente per quanto riguarda gli aspetti fantasy- grandi quanto voragini. A peggiorare il tutto abbiamo una retorica "femminista" troppo strombazzata e, nei fatti, mal sviluppata: dopo due libri in cui la protagonista viene molestata (romanticamente?) dal suo interesse amoroso, il massimo a cui arriva l'autrice è un ribaltamento dei ruoli, con lei che usa la magia per costringerlo a baciarla.
Cara Libba, se a compiere la violenza è una donna, non per questo l'atto perde di valore o può essere legittimato. E il femminismo è ben altro dal nominare un paio di suffragette al bar.
Il mio voto è di una stellina e mezza.

Infine, ho terminato la mia TBR iniziale con il fiabesco "An Enchantment of Ravens" di Margaret Rogerson, del quale vi parlo più nel dettaglio nella recensione completa che trovare QUI. Tutto considerato, il mio voto per questo romanzo è di quattro stelline.


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