martedì 28 luglio 2020

Nessun limite (di genere) alla violenza - Recensione a "The Female of the Species" di Mindy McGinnis

«Who wants to be crushed when you can do the crushing?»

Nessun limite (di genere) alla violenza

Recensione a "The Female of the Species" di Mindy McGinnis


LA SCHEDA TECNICA

TITOLO: The Female of the Species
AUTORE: Mindy McGinnis
TITOLO ORIGINALE: -
TRADUTTORE: -
EDITORE: Harper Collins Publishers
COLLANA: Katherine Teger Books
PAGINE: 350
VOTO: 4 stelline e mezza

IL COMMENTO 


  "The Female of the Species" è un romanzo thriller che affronta tematiche decisamente pesanti, nonostante sia rivolto in modo netto ad un pubblico di ragazzi. Ritengo questa una scelta molto coraggiosa da parte dell'autrice perché spesso si cerca di indorare la pillola quando -negli young adult- si parla di dipendenze, di stupro, o più semplicemente delle difficoltà che si incontrano durante l'adolescenza, mentre lei riesce ad inserire questi temi in modo chiaro e usando un lessico accessibile a tutti.
  La trama è difficile da individuare, infatti il romanzo si concentra prevalentemente sui tre personaggi principali e la loro crescita durante l'ultimo anno di superiori; da un lato abbiamo quindi tutte le problematiche legati alla scelta del college da frequentare l'anno successivo, la ricerca dell'indipendenza dai genitori pur sentendoli ancora vicini, e le relazioni sentimentali che si fanno via via più importanti, dall'altro la storia porta il lettore negli angoli più bui della psiche umana, infatti quella che potremmo identificare come la protagonista, Alex, ha delle enormi difficoltà ad instaurare rapporti con gli altri dopo il rapimento ed il brutale omicidio della sorella maggiore, Anna.
  Ed è proprio di Alex il punto di vista più interessante, seppur sia quello che si concentra meno sugli eventi del presente: tramite lei riusciamo a scoprire cos'è successo dopo la tragedia che ha dato il colpo di grazia alla sua famiglia, ma anche a comprendere tutti i lati del suo carattere. In lei si alternano momenti di rabbia cieca, in cui ogni azione viene eseguita in base ad un contorto senso della giustizia ma senza tener conto delle conseguenze a lungo termine,

«[...] I have to focus stringing together the right words in order to seem normal.»

ed attimi di pace e quasi tenerezza, in particolare quando si occupa degli animali abbandonati del rifugio.

«"It's okay, girl," Alex says, her voice entirely different [...]. It's melodious and gentle, with an undercurrent of emotion I wouldn't have dreamed her capable of.»

  Anche il POV di Peekay è estremamente gradevole: si tratta di un personaggio capace di ispirare un'immediata tenerezza, che però durante il romanzo compie una grande maturazione venendo a patti con i suoi sbagli, oltre ad instaurare un rapporto di amicizia incredibilmente genuino e concreto con Alex, forse più solido di quanto non appaia la storia d'amore tra quest'ultima e Jack.
  Jack è stato invece il punto debole della narrazione, nonché l'unico motivo per cui questo libro non ha raggiunto una valutazione eccellente. Leggendo il suo POV ho avuto una sensazione di déjà vu, perché si tratta della stessa problematica di "In territorio nemico" di S.I.C. (ne parlo QUI), dove due punti di vista ben scritti devono dividere lo spazio con uno decisamente meno gradevole. Specialmente nella prima parte, Jack propina al lettore tutti gli stereotipi più fastidiosi della letteratura YA; ad esempio, nonostante conosca Alex da sempre, di punto in bianco si ritrova innamorato di lei con una sola occhiata,

«I don't think I've ever been this close to her, and when she turns her head, I see how green her eyes are.»

per non parlare di cliché come il-ragazzo-reso-migliore-dall'amore o la ragazza-diversa-dalle-altre, e con questo non voglio sminuire la protagonista ma trovo scorretto togliere la loro individualità a tutte le altre, soprattutto perché si fanno confronti sulla base dell'aspetto e dell'abbigliamento.

«Other girls push the dress code, showing a solid few inches of cleavage or leggings that hug so tight you don't need imagination. [...] But Alex is different, remarkable because her clothes are utterly nondescript.»

Cover cinese
  Fortunatamente, a fare da contraltare alle riflessioni spesso inopportune di Jack abbiamo moltissimi messaggi femministi positivi, che vanno a sdoganare alcuni pregiudizi molto diffusi tra gli adolescenti. Ed incredibilmente è proprio Alex, con la sua logica razionale a parlare liberamente del comportamento malato degli stupratori,

«"I'm telling you, Claire. It doesn't matter. What you were wearing. What you look like. Nothing. [...] Predators go for the easy prey."»

oppure di come non bisogni giudicare il comportamento di una ragazza solo perché vive in modo aperto e disinibito la propria vita sessuale.

«"[Branley]'s not different from you and me; she wants to have sex. So let her."»

  Il romanzo estende queste riflessioni, partendo dal delitto di Anna ed arrivano ad alcuni eventi più piccoli, ma capaci di influenzare in modo decisivo la vita del personaggi, come le scritte offensive nei bagni della scuola o la leggerezza con cui si lasciano correre le molestie,

«But boys will be boys, our favorite phrase that excuses so many things, while the only thing we have for the opposite gender is women, said with disdain and punctuated with an eye roll.»

che diventa vera e propria omertà nei casi più gravi, in un'atmosfera molto simile a quella descritta in "Moxie" di Jennifer Mathieu (ne parlo QUI).
  La narrazione ha un ritmo incalzante, merito anche dello stile scorrevole della McGinnis, che è stata capace al contempo di bilanciare con cura la parte più terrificante della storia, diluendola nel testo e riuscendo a trasmettere l'angoscia in modo sottile, senza dover ricorrere necessariamente ad un lessico scurrile.

«He took her and kept her for a while, put things inside of her. Of course the obvious thing, but also some others, like he was curious if they'd fit.»

Trovo anzi che le parti in cui i riferimenti alla violenza sono soltanto accennati siano quelle più forti emotivamente, assieme al finale che -pur non essendo facile- chiude in modo ciclico ed intelligente questa storia.

DOVE COMPRARE QUESTO LIBRO

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