
My rating: 3 of 5 stars
"«Queen Freya, we beg of you to take this duty.» And he placed the crown on my head again"
IL COMPLEANNO VIOLA, MA PIÙ IN GRANDE
Io vorrei proprio sapere quale libro hanno letto le oltre settecento persone che hanno etichettato "Long May She Reign" come fantasy; capisco che la copertina e il titolo possano trarre in inganno, ma basta leggere un paio di capitoli per rendersi conto che si tratta di un mystery per ragazzi. Comunque, credo che la più presammale sia l'autrice: nelle note a fine volume si dilunga nello spiegare quanto si sia impegnata per rendere realistici gli esperimenti scientifici di Freya... e poi i lettori pensano sia magia!
Ma andiamo con ordine. La storia è effettivamente ambientata in un mondo di fantasia, in particolare nel regno insulare di Epria; mentre la povera gente fatica a pagare le tasse, il re organizza una festa di compleanno in cui fa servire una torta ricoperta d'oro e, a sua insaputa, ripiena di arsenico: di lì a poco, l'intera corte muore avvelenata. Ed è così che la nostra protagonista Freya, appassionata di chimica e con il sogno di frequentare un'università oltremare, si ritrova inaspettatamente sul trono.
Da qui parte la trama che segue da un lato le indagini per smascherare l'autore della strage, dall'altro la crescita personale di Freya che, da quasi outsider della corte, dovrà imporsi come sovrana. Questo secondo filone è a mio avviso il più riuscito, soprattutto perché la protagonista è caratterizzata in modo veramente credibile: ci si può rivedere nelle sue riflessioni e nei suoi pensieri. Anche il mistero parte bene, reso più interessante dalla narrazione in prima persona, ma la risoluzione non mi ha convinta del tutto.
L'autrice si sofferma parecchio anche sul lato emotivo, parlando delle amicizie che Freya instaura nella sua nuova corte e di una romance, forse un po' affrettata, ma non fastidiosa anche perché non le viene dato più spazio del necessario. In questo senso, il finale è molto soddisfacente e realistico, perché porta a termine lo sviluppo principale ma lascia aperte altre questioni che sarebbe stato assurdo pretendere di concludere in così poco tempo.
Pur con un tono semplice, pensato per un pubblico giovane, il romanzo affronta tematiche abbastanza mature come la depressione e gli attacchi di panico; spunti interessanti che però si perdono con l'andare avanti della narrazione. Negativo anche l'inserimento di parecchie scene inverosimili -come quella delle ruberie nel palazzo-, la caratterizzazione un po' abbozzata dei personaggi secondari e l'eccessiva facilità con cui vengono compiute determinate azioni. Ma più di tutto si sente la mancanza di un albero genealogico che spieghi in che modo i personaggi sono imparentati, sia tra loro che con il defunto sovrano.
Voto effettivo: tre stelline e mezza
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