La verità difficile da trovare
Recensione a "La svastica sul sole" di Philip K. Dick
TITOLO: La svastica sul sole
IL COMMENTO
A chi come me si approccia a questo romanzo dopo la visione della serie TV sconsiglio di aspettarsi che quest’ultima sia una trasposizione fedele: gli sceneggiatori hanno preferito limitarsi all’idea di base e sviluppare una storia completamente diverso, e ben più adrenalinico. A confronto il romanzo preferisce all’azione i pensieri dei personaggi e l’introspezione dei loro sentimenti.
AUTORE: Philip K. Dick
TITOLO ORIGINALE: The Man in the High Castle
TRADUTTORE: Maurizio Nati
EDITORE: Fanucci
COLLANA: Numeri Uno
PAGINE: 310
A chi come me si approccia a questo romanzo dopo la visione della serie TV sconsiglio di aspettarsi che quest’ultima sia una trasposizione fedele: gli sceneggiatori hanno preferito limitarsi all’idea di base e sviluppare una storia completamente diverso, e ben più adrenalinico. A confronto il romanzo preferisce all’azione i pensieri dei personaggi e l’introspezione dei loro sentimenti.
Dick concede davvero molto spazio alle
riflessioni, specialmente per i personaggi POV, e in diversi casi ne sfrutta i
pensieri al fine di riportare le sue idee personali.
La maggiore abilità dell’autore è saper
ideare dei personaggi brillanti, tratteggiati con maestria, anche se in alcune
situazioni non è facile capire il significato delle loro scelte ed empatizzare
con loro.
Sono rimasta delusa in particolar modo da
Juliana, che nella serie TV è praticamente la protagonista e rivela un
carattere quasi opposto a quello nel romanzo; è invece una vera sorpresa
Childan, soprattutto nell’ottica dell’evoluzione da servile imbonitore dei
giapponesi a fiero americano, che comprende infine il valore della propria
nazione e cultura.
Di base la trama -che si sviluppa con
lentezza- presenta un iniziale “what if” storico: nel mondo del romanzo ci
troviamo in un Nord America diviso tra Germania e Giappone che sono risultati i
vincitori della Seconda Guerra Mondiali. Da questa premessa si genera un
romanzo corale in cui molti personaggi non giungono mai a riunirsi, seppur
influenzando gli uni le vite degli altri, come a divenire gli anelli in una
lunga catena.
A collegare i personaggi contribuiscono
soprattutto due libri: l’I Ching, millenaria opera composta da due volumi che
quasi tutti usano per tentare di far luce sul proprio avvenire, e “La
cavalletta non si alzerà più”, romanzo che profila una terza variante della
realtà, con gli Stati Uniti e l’Inghilterra vincitori del conflitto mondiale e
protagonisti di una Guerra Fredda per la supremazia assoluta.
Dick non si limita a cambiare l’esito della
Guerra, ma riesce a creare un complesso mondo alternativo, nel quale inserisce
anche dettagli e riferimenti alla Storia come noi la conosciamo, rendendo così
ancor più arduo distinguere ciò che è reale da ciò che non lo è.
Altra qualità dell’autore che si può
riscontrare chiaramente è la sua vasta conoscenza delle cultura orientare in
generale e di quella giapponese in particolare: questo contribuisce a rendere
interessanti e realistici gli scambi tra personaggi provenienti da Paesi
diversi. Il quadro dipinto per i nazisti appare invece un po’ troppo
stereotipato e privo di spunti originali.
La presenza di diverse etnie genera inoltre
la creazione di una piramide sociale, da tutti accettata tacitamente, che vede
al vertice i tedeschi e poi a scendere i giapponesi, gli americani e infine che
è emigrato dalla Cina e dall’Africa. Ciò genera un servilismo anche a livello
mentale, ma d’altro canto non aiuta ad accrescere il senso di pietà per chi sta
alla base, anzi lo azzera completamente.
Il romanzo di Dick non è solo un’originale
distopia degli anni ’60, ma anche una storia di fantascienza; fa però
riflettere l’evidente contrasto tra i viaggi spaziali progettati dal Reich e la
diffusione dei metodi divinatori orientali.
Per quanto riguarda l’edizione italiana, ho
trovato l’introduzione un po’ prolissa ma utile ad entrare nell’ottica di un
romanzo che inizia in media res. Interessante anche la post fazione che ci
dimostra come da sempre i vincitori possano scrivere la Storia a proprio
favore.
DOVE COMPRARE QUESTO LIBRO
LA VIGNETTA
A morte gli spoileratori!
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