Buon 2018 a tutti!
Per festeggiare l'inizio di questo nuovo anno, voglio fare il punto delle letture del 2017, scegliendo cinque titoli tra i migliori e altrettanti tra i peggiori. Non sarà una classifica, bensì un semplice elenco dei romanzi che più mi hanno intrattenuta, o all'opposto delusa.
Letture TOP 2017
"Cecità" di José Saramago
Cominciamo con un romanzo che mi ha dato davvero tante soddisfazioni, sebbene sia stata al contempo una lettura molto impegnativa a causa della bizzarra formattazione scelta dall'autore.
Saramago immagina un misterioso morbo che priva della vista e getta nel panico l'intera popolazione di un'anonima nazione; panico che genera inevitabilmente una serie di efferrate violenze.
Saramago immagina un misterioso morbo che priva della vista e getta nel panico l'intera popolazione di un'anonima nazione; panico che genera inevitabilmente una serie di efferrate violenze.
Ad avermi catturata è stato in primis il punto di vista della narratrice, che permette di immergersi pienamente in un mondo senza alcuna possibilità di redenzione. Magistrale l'introspezione dei protagonisti e la riflessione sui limiti della civiltà umana.
"Cime tempestose" di Emily Brontë
Grande classico della letteratura inglese, l'unico romanzo della Brontë è una galleria di splendide descrizioni.
Protagonista è una famiglia maledetta da un odio vecchio di decenni, che affligge ugualmente vittime e carnefici. Gli antici rancori finiscono per intaccare anche le nuove generazioni che solo faticosamente tenteranno di lasciarsi alle spalle il passato.
Menzione d'obbligo all'incantevole, seppur cupa, ambientazione della brughiera inglese.
"Delitto e castigo" di Fëdor Dostoevskij
Un altro classico, in questo caso della letteratura russa, ricco di tematiche su cui riflettere.
La trama segue le vicende, tutt'altro che liete, di un uomo tormentato dal senso di colpa per un delitto nato da un intento idealmente nobile, ma invitabilmente deviato in una violenza priva di giustificazione.
Di questo romanzo ho amato molto i personaggi femminili, all'apparenza secondari e remissivi, ma in realtà capaci di conquistare la scena ed essere decisivi nelle situazioni focali.
"Non lasciarmi" di Kazuo Ishiguro
Quest'anno Ishiguro è stato premiato con il Nobel ed io dopo aver letto questo romanzo non posso che approvare con la mia (assolutamente, non influente) opinione.
Distopico ben cammuffato, questo volume segue la storia di tre amici e dei loro sforzi per vivere in modo normale delle vite straordinarie.
Non si può rimanere insensibili di fronte ad una storia così struggente e, al contempo, chiedersi segretamente se rinunceremmo tanto facilmente ai vantaggi di un mondo del genere.
"Olive Kitteridge" di Elizabeth Strout
Forse per la mole o forse per i temi, i romanzi della Strout mi intimidiscono sempre, ma finiscono poi per catturarmi.
La protagonista è un'insegnante in pensione che a dispetto del carattere non proprio affabile riesce a legare con gli altri ed anche a consigliare saggiamente i suoi compaesani.
Lo stile della Strout è incantevole e si mostra al meglio nei personaggi sfaccettati che tratteggia con maestria.
"Goddess. Il destino della dea" di Josephine Angelini
Ennesima riprova che un libro per ragazzi non andrebbe letto con troppe aspettative dopo una certa età.
La trilogia si presenta come una rivisitazione in chiave moderna dell'"Iliade" di Omero, peccato che questa idea di base sia stata sommersa da una serie di rimandi ad altre opere e dagli immancabili triangoli amorosi.
Come se non bastasse abbiamo una protagonista dotata di ogni potere immaginabile e di un gruppo di ragazzini mandati in battaglia al posto degli adulti.
"Khantis, l'egiziano" di Silvio Foini
Un po' romanzo storico, un po' avventura fantasy, questo volume è tanto pieno di problemi che qui citetò solo i principali.
Abbiamo personaggi privi di coerenza, una trama povera ed affrettata, delle svolte narrative -a voler essere generosi- assurde.
Quello che ha dato il colpo di grazia al romanzo è però la revisione del tutto assente e, quindi, la punteggiatura a caso.
"La resa di Piers" di Eloisa James
In questo caso la colpa è un po' anche mia, perché mi sono lasciata ingenuamente ingannare dalla copertina della nuova edizione che prometteva una riscrittura di una tra le mie fiabe preferite.
Classico romance simil-storico con una fanciulla bella ed ingenua data in moglie ad un nobile dal carattere indomabile che lei (inaspettatamente) riuscirà a dominare.
In sostanza, il romanzo è un Harmony con parecchie strizzate d'occhio alla serie TV "Dottor House", della quale è in origine una specie di fan fiction.
"Molto forte, incredibilmente vicino" di Jonathan S. Foer
Qui andiamo molto sul soggettivo perché questo libro è amatissimo dal grande pubblico. Nonostate le mie grandi aspettative, o forse proprio a causa di queste, la lettura è stata molto deludente.
Il romanzo segue le avventure di un bambino che non vuole venire a patti con un importante lutto e sceglie invece di immergersi in una sorta di caccia al tesoro.
A mio avviso, il finale è la parte peggiore con una conclusione insoddisfacente per il mistero di fondo.
"Se fossi una strega" di Celia Rees
Cos'è peggio dell'essere delusi da un libro? Essere delusi dal seguito di un libro che si è tanto apprezzato!
In questo secondo volume continua la storia di Mary, ma ben poco di ciò che è raccontato non poteva essere immaginato dal lettore.
La mancanza dei (falsi) documenti storici ha dato il colpo di grazia ad una lettura già traballante di suo.
E per completare, ecco il quadro della mia attuale situazione con le serie. Di seguito le varie trilogie e simili che ho intenzione di continuare, e magari terminare, nel 2018.
"Cime tempestose" di Emily Brontë
Grande classico della letteratura inglese, l'unico romanzo della Brontë è una galleria di splendide descrizioni.
Protagonista è una famiglia maledetta da un odio vecchio di decenni, che affligge ugualmente vittime e carnefici. Gli antici rancori finiscono per intaccare anche le nuove generazioni che solo faticosamente tenteranno di lasciarsi alle spalle il passato.
Menzione d'obbligo all'incantevole, seppur cupa, ambientazione della brughiera inglese.
"Delitto e castigo" di Fëdor Dostoevskij
Un altro classico, in questo caso della letteratura russa, ricco di tematiche su cui riflettere.
La trama segue le vicende, tutt'altro che liete, di un uomo tormentato dal senso di colpa per un delitto nato da un intento idealmente nobile, ma invitabilmente deviato in una violenza priva di giustificazione.
Di questo romanzo ho amato molto i personaggi femminili, all'apparenza secondari e remissivi, ma in realtà capaci di conquistare la scena ed essere decisivi nelle situazioni focali.
"Non lasciarmi" di Kazuo Ishiguro
Quest'anno Ishiguro è stato premiato con il Nobel ed io dopo aver letto questo romanzo non posso che approvare con la mia (assolutamente, non influente) opinione.
Distopico ben cammuffato, questo volume segue la storia di tre amici e dei loro sforzi per vivere in modo normale delle vite straordinarie.
Non si può rimanere insensibili di fronte ad una storia così struggente e, al contempo, chiedersi segretamente se rinunceremmo tanto facilmente ai vantaggi di un mondo del genere.
"Olive Kitteridge" di Elizabeth Strout
Forse per la mole o forse per i temi, i romanzi della Strout mi intimidiscono sempre, ma finiscono poi per catturarmi.
La protagonista è un'insegnante in pensione che a dispetto del carattere non proprio affabile riesce a legare con gli altri ed anche a consigliare saggiamente i suoi compaesani.
Lo stile della Strout è incantevole e si mostra al meglio nei personaggi sfaccettati che tratteggia con maestria.
Letture FLOP 2017
"Goddess. Il destino della dea" di Josephine Angelini
Ennesima riprova che un libro per ragazzi non andrebbe letto con troppe aspettative dopo una certa età.
La trilogia si presenta come una rivisitazione in chiave moderna dell'"Iliade" di Omero, peccato che questa idea di base sia stata sommersa da una serie di rimandi ad altre opere e dagli immancabili triangoli amorosi.
Come se non bastasse abbiamo una protagonista dotata di ogni potere immaginabile e di un gruppo di ragazzini mandati in battaglia al posto degli adulti.
"Khantis, l'egiziano" di Silvio Foini
Un po' romanzo storico, un po' avventura fantasy, questo volume è tanto pieno di problemi che qui citetò solo i principali.
Abbiamo personaggi privi di coerenza, una trama povera ed affrettata, delle svolte narrative -a voler essere generosi- assurde.
Quello che ha dato il colpo di grazia al romanzo è però la revisione del tutto assente e, quindi, la punteggiatura a caso.
"La resa di Piers" di Eloisa James
In questo caso la colpa è un po' anche mia, perché mi sono lasciata ingenuamente ingannare dalla copertina della nuova edizione che prometteva una riscrittura di una tra le mie fiabe preferite.
Classico romance simil-storico con una fanciulla bella ed ingenua data in moglie ad un nobile dal carattere indomabile che lei (inaspettatamente) riuscirà a dominare.
In sostanza, il romanzo è un Harmony con parecchie strizzate d'occhio alla serie TV "Dottor House", della quale è in origine una specie di fan fiction.
"Molto forte, incredibilmente vicino" di Jonathan S. Foer
Qui andiamo molto sul soggettivo perché questo libro è amatissimo dal grande pubblico. Nonostate le mie grandi aspettative, o forse proprio a causa di queste, la lettura è stata molto deludente.
Il romanzo segue le avventure di un bambino che non vuole venire a patti con un importante lutto e sceglie invece di immergersi in una sorta di caccia al tesoro.
A mio avviso, il finale è la parte peggiore con una conclusione insoddisfacente per il mistero di fondo.
"Se fossi una strega" di Celia Rees
Cos'è peggio dell'essere delusi da un libro? Essere delusi dal seguito di un libro che si è tanto apprezzato!
In questo secondo volume continua la storia di Mary, ma ben poco di ciò che è raccontato non poteva essere immaginato dal lettore.
La mancanza dei (falsi) documenti storici ha dato il colpo di grazia ad una lettura già traballante di suo.
E per completare, ecco il quadro della mia attuale situazione con le serie. Di seguito le varie trilogie e simili che ho intenzione di continuare, e magari terminare, nel 2018.
- Pentalogia di Magiusterium, di Holly Black e Cassandra Clare
- Trilogia di Paper Magician, di Charlie N. Holmberg
- Trilogia di Miss Peregrine, di Ransom Riggs
- Prima trilogia di Joséphine, di Katherine Pancol
- Trilogia de La chimera di Praga di Laini Taylor
- Trilogia de I segreti delle sorelle Cahill, di Jessica Spotswood
- "Duologia" di Bellezza Crudele, di Rosamund Hodge
- Prima trilogia de Il mago nero, di Trudi Canavan
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