venerdì 17 aprile 2020

Il calore della neve, la resilienza del vetro - Recensione a "Girls Made of Snow and Glass" di Melissa Bashardoust

«There would be no other chances, no other roles but the ones that had been set for them from the beginning»

Il calore della neve, la resilienza del vetro

Recensione a "Girls Made of Snow and Glass" di Melissa Bashardoust


LA SCHEDA TECNICA

TITOLO: Girls Made of Snow and Glass
AUTORE: Melissa Bashardoust
TITOLO ORIGINALE: -
TRADUTTORE: -
EDITORE: Macmillan Publishing
COLLANA: Flatiron Books
PAGINE: 370
VOTO: 5 stelline

IL COMMENTO
 
  "Girls Made of Snow and Glass" è un romanzo fantasy di stampo nettamente femminista che riscrive in chiave moderna la fiaba popolare di Biancaneve, della quale mantiene comunque i toni leggeri e lontani dalla realtà, portando il lettore in un mondo dove magia e scienza medica coesistono in armonia, un po' come succedeva ne "La meccanica del cuore" di Mathias Malzieu (ne parlo QUI).
  Il romanzo è strutturato a POV alternati: nella prima parte leggiamo la storia di Mina al passato e quella di Lynet nel presente, mentre poi la narrazione segue entrambe nella timeline al presente. Questo va a rendere il ritmo abbastanza lento, specialmente nei capitoli iniziali, ma comunque adatto al racconto di quella che rimane pur sempre una fiaba.
  Nella parte di Mina vediamo la sua adolescenza, trascorsa in modo solitario a causa della discriminazione dei paesani per il lavoro del padre e delle frequenti assenze di quest'ultimo; Gregory è infatti un mago, sempre impegnato in esperimenti per comprendere meglio i suoi poteri, senza porsi troppi limiti morali: lui stesso rivela alla figlia di come abbia rimpiazzato il suo cuore umano danneggiato con uno fatto di vetro. A suo dire questo la rende incapace di provare ed ispirare amore,

«"Love requires a real heart, which who do not have, and so you cannot love, and you will never be loved [...]"»

quindi le consiglia di sfruttare unicamente la sua bellezza per ottenere l'affetto degli altri, in particolare del potenziale marito che spera di trovare per lei alla corte reale.
  Qui Mina conosce re Nicholas e se ne invaghisce, nonostante lui sembri ossessionato dal ricordo della moglie defunta. La ragazza cerca in ogni modo di risultare gradevole, arrivando spesso a fingere emozioni che non prova o escogitando espedienti come questo:

«[...] she took a faltering step before beginning to sink to the ground. She was fine, of course-shaken, but not unable to walk-but she wanted Nicholas to come to her.»

sempre convinta dalle parole del padre di non poter ambire a dei sentimenti reali. Mina riuscirà comunque nel suo intento, tanto che nel presente la vediamo matrigna della principessa Lynet, ruolo impostole dal marito e sgradito ad entrambe le donne,

«"That's your mama, and she always will be. Mina is going to be your stepmother."»

che riescono comunque a creare un legale più genuino, fatto di piccole confidenze e gesti gentili.
  La parte di Lynet comincia con la decisione del padre di farne la nuova regnante delle terre a sud, titolo non ufficialmente affidato a Mina fino a quel momento. Lynet non sa ancora cosa voglia per se stessa, avendo passato l'intera vita all'ombra della madre morta, alla quale assomiglia come una goccia d'acqua; ovviamente anche in questo caso c'è lo zampino della magia di Gregory: lui l'ha creata usando la neve ed il proprio sangue, in modo che fosse la copia della regina Emilia.
  Abbiamo quindi una situazione in cui entrambi i padri influenzano in negativo la visione del mondo delle figlie: nel caso di Mina, arrivando a convincerla che non sarà mai apprezzata per qualcosa di diverso dal suo bel viso,

«It was a fair trade: she gave them something pleasing to stare at, and they gave her approval, acceptance, even affection.»

cosicché i primi segni della vecchiaia la gettano immancabilmente nel terrore; in quello di Lynet, ricordandole continuamente che dovrà diventare la regina che sua "madre" non è potuta essere, seppur lei non provi nulla per questa donna sconosciuta.

«Lynet's cheecks, her nose, her lips, and everything else she possessed belonged to a dead woman who she didn't even remember.»

Infatti, anche le madri esercitano un ruolo fondamentale nel comportamento delle due protagoniste, pur essendo assenti. E in generale tutte le relazioni sono ben scritte, soprattutto per merito dell'ottima caratterizzazione dei personaggi alla base, che permette di capire le motivazioni anche negli antagonisti.
Cover portoghese
  Il romanzo si focalizza maggiormente sui rapporti tra genitori e figli, in particolar modo sul peculiare rapporto tra Mina e Lynet che tutti (Nicholas, Gregory, gli abitanti di Whitespring, la fiaba stessa) vorrebbero vedere contrapposte. Mina è stata però fondamentale per la crescita della figliastra e, a dispetto di tutto, ha contribuito a formarne il carattere diventando per lei un modello da seguire,

«What should she do? What would Mina do in her position? The answer, of course, was that Mina would never be in this position in the first place.»

A sua volta Lynet si dimostrerà la sola capace di vedere i veri sentimenti dietro il cuore all'apparenza freddo della matrigna e la sua missione, una volta stravolta la situazione iniziale, non è conquistare un trono ma curare quella che considera a tutti gli effetti la sua vera madre.

«Perhaps he [Gregory] knew how to cure Mina's glass heart, to make her capable of the love that Lynet remembered.»

  Il volume va ad affrontare anche altre tematiche, come l'intolleranza verso il diverso, la designazione della propria identità e l'accettazione di orientamenti sessuali diversi da quello etero,

«Her limited experience had only ever told her that men and women married each other and had children-she had never known there was any other option.»

dimostrandosi un titolo a tutto tondo, perfetto per un pubblico di adolescenti e molto godibile anche da lettori più maturi, che possono di certo trovare spunti di riflessione degni.
  Per quanto riguarda l'aspetto fantastico, la magia va ad acquisire sempre più spazio ed importanza con l'avanzare della storia. Il sistema magico è semplice, ma viene spiegato in modo chiaro e dimostra un potenziale inaspettato, soprattutto per il concetto di creare delle entità capaci di crescere e maturare una propria coscienza.
  Lasciando da parte il mio apprezzamento soggettivo, posso individuare un paio di difetti nella limitatezza del cast, che ha pochi personaggi secondari e tutti abbastanza stereotipati, e negli eccessivi dettagli nelle descrizioni delle azioni. Peccato anche per la mancanza di una mappa del regno, ma ho apprezzato che fosse presente almeno la piantina del castello.

DOVE COMPRARE QUESTO LIBRO

1 commento:

  1. Ciao! Io di solito non sono un'amante del fantasy, ma il retelling di una favola, specie se con tematiche sociali, potrebbe attirarmi!

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