Un classico al mese
"Jane Eyre" di Charlotte Brontë
TITOLO: Jane Eyre
AUTORE: Charlotte Brontë
TITOLO ORIGINALE: Jane Eyre: An Autobiography
TRADUTTORE: Bérénice Capatti
EDITORE: Rizzoli
COLLANA: Classici BUR deluxe
PAGINE: 580
VOTO: 5 stelline
TRADUTTORE: Bérénice Capatti
EDITORE: Rizzoli
COLLANA: Classici BUR deluxe
PAGINE: 580
VOTO: 5 stelline
"Jane Eyre" è un romanzo di
formazione, nonché quella che può essere considerata senza dubbio l'opera più
famosa di Charlotte Brontë. A dispetto del suoi oltre 170, il titolo risulta
ancor oggi attuale e piacevole, ed ha il merito di aver dato vita ad uno dei
personaggi più affascinanti di cui abbia mai letto.
Il romanzo si presenza infatti come l'autobiografia
-dettaglio che da spunto al titolo originale- dell'istitutrice Jane Eyre,
dall'infanzia fino all'età adulta. La vita della protagonista è degna di una
novella Cenerentola: rimasta orfana da bambina, viene affidata alla famiglia
del ricco zio Mr Reed, il quale muore a sua volta poco dopo, cosicché la
piccola Jane si ritrova ospite indesiderata nella casa dell'arcigna zia, dove
subisce le angherie sue e dei cugini, in particolare del perfido John. La prima
caratteristica di Jane che salta all'occhio è il suo coraggio nel ribellasti a
questi abusi e nel rispondere a tono anche agli adulti
«[...] devo odiare quelli che,
qualunque cosa faccia per compiacerli, continuano ad odiarmi, devo oppormi a
quelli che mi puniscono ingiustamente.»
mettendo subito in
chiaro che non accetta di subite passivamente ma pretende invece di essere
trattata con rispetto a prescindere dalla sua umile condizione.
La trama segue poi l'infanzia e l'adolescenza
di Jane in un collegio dove sarà poi anche docente, e si renderà così conto
della propria vacazione per l'insegnamento. Proprio il lavoro di istitutrice la
porterà a Thornfield Hall, prima tappa nel suo viaggio di crescita e scoperta
delle proprie origini.
Senza svelare ulteriori dettagli sulla
storia, vorrei segnalare come la trama sia un'eccellente combinazione tra la
storia d'amore contrastata, con un lui abbiente ed una lei povera, che
caratterizza gran parte della produzione di Jane Austen, e il mystery gotico,
con delle scene che rasentano il thriller, tipico invece della sorella di
Charlotte, Emily Brontë, come si può riscontrare nel suo "Cime tempestose"
(QUI la rencensione). Personalmente ho adorato questo mix che prende il meglio
da entrambe le autrici per dar vita ad una storia originale.
Se pensiamo poi che questo romanzo è stato
pubblicato nel lontano 1847, risulta subito evidente come le idee di Jane, e
quindi della stessa Brontë, fossero estremamente innovative per quei tempi.
Durante tutto il romanzo, la protagonista dimostra un'indole forte e
determinata che le impone di scegliere da sola il proprio destino
«”Vi ho detto che sono indipendente,
signore, così come ricca: sono padrona di me stessa."»
così come di
riflettere in più frangenti sulla condizione delle donne in generale, puntando
il dito contro le discriminazioni dettate dalla pura appartenenza al genere
femminile.
«In genere si ritiene che le donne
siano molto tranquille; ma loro provano gli stessi sentimenti degli uomini
[...] È da ottusi condannarle o deriderle, se cercano di andare oltre o di
imparare di più di quanto l’usanza abbia decretato necessario per il loro
sesso.»
La straordinaria caratterizzazione della
protagonista non toglie comunque spazio ai numerosi personaggi, infatti la
Brontë si ritaglia il giusto spazio per delineare anche quelli secondari e dare
a tutti uno degno spessore. Tra gli altri spiccano sicuramente Mr Rochester e
St John Rivers, entrambi dotati di personalità notevoli e capaci di catturate
l'attenzione del lettore.
Lo stile della Brontë è incantevole e
spontaneo; da notare come combini la descrizione dei sentimenti della
protagonista con quella dell'ambientazione: ad esempio, in una scena Jane passa
in poco tempo dalla rabbia più cieca che viene delineata come
«Una cresta di brughiera in fiamme,
viva, dardeggiante e divoratrice [...]»
ad una placida
rassegnazione, metaforizzata da
«[...] lo stesso rilievo nero e
inaridito, dopo che le fiamme si sono spente [...]»
Infine, qualche parola sull'edizione. Come
anticipato nella TBR, possiedo un'altra copia di questo romanzo, ma ho scelto
di acquistare e leggere questa nuova edizione Rizzoli che mi ha molto
soddisfatto. L'unico malus è dato dal peso e dalle dimensioni del volume non
proprio comodissime, ma tutti gli altri aspetti "tecnici" sono
eccellenti (particolarmente apprezzato il font che non pregiudica le mie
diottrie!) come pure quelli relativi al contenuto: una traduzione gradevole,
l'interessante introduzione scritta da Virginia Woolf, le traduzioni delle
molte espressioni in francese e la presenza di parecchie illustrazioni
dettagliate.
DOVE COMPRARE QUESTO LIBRO
Nessun commento:
Posta un commento