Lettura d'Insieme
The Tearling Trilogy di Erika Johansen
Cover italiane |
The Tearling Trilogy è una trilogia con
target new-adult che unisce il fantasy alla distopia, scritta tra il 2014 e il
2016 da Erika Johansen.
La storia vede come protagonista la
diciannovenne Kelsea, legittima erede al trono del Tearling, un regno alla
deriva sotto il governo dell'inetto reggente, nonché vessato da un periodico
tributo di schiavi che deve fornire al vicino Mortmense. La nuova regina dovrà
affrontare difficili prove e nemici crudeli per portare la pace nella sua
terra.
Questa trilogia mi è abbastanza piaciuta, ma
alcuni aspetti non mi hanno convinta del tutto, e sono qui per elencare pro e
contro alla lettura della serie.
Attenzione: da qui in poi ci saranno SPOILER!
PRO
1. PERSONAGGI GRIGI
Questo è un aspetto che si arriva a conoscere
e comprendere meglio nel secondo, ma soprattutto nel terzo libro. I personaggi
che l'autrice delinea non sono mai totalmente buoni o malvagi, anzi molti degli
errori più clamorosi vengono compiuti da quelli che dovrebbero essere gli eroi
della storia.
Vediamo ad esempio William Tear rimpiangere
la sua poca lungimiranza prima di affrontare il Passaggio, o Kelsea ripensare
sovente alle persone che per vari motivi è stata costretta ad uccidere,
chiedendosi se non avrebbe fatto meglio a comportarsi diversamente.
D'altro canto, l'autrice riesce a
caratterizzare gli antagonisti in modo da far empatizzare il lettore con loro,
rendendone le motivazioni anche condivisibili. In particolare si capisce come
la Regina Rossa e Row fossero mossi unicamente dal desiderio di essere
riconosciuti ed amati dai rispettivi genitori, e proprio il rifiuto di questi
ultimi ne abbia innescato la discesa nella malvagità.
2. MAZZA CHIODATA E
ARLISS
Questi due personaggi si meriterebbero una
storia a parte! Qui si va perfino oltre il concetto di grigiore per approdare a
dei personaggi tridimensionali e realistici, entrambi segnati da una vita
passata tra persone della peggiore risma, che non sono comunque riuscite a
spegnerne il carisma innato.
Arliss rimane un po' in disparte rispetto ad
resto del cast, ma le sue battute sono incredibilmente astute e sagaci, ed in
parte il suo personaggio evolve in una persona che, pur continuando a curare i
propri interessi, impara anche ad occuparsi dei bisogni della collettività.
Mazza Chiodata è indubbiamente il personaggio
meglio descritto in questa trilogia, caratterizzato da un'incrollabile lealtà
ai propri giuramenti e da un desiderio di migliorarsi sempre, come si vede sia
quando chiede a padre Tyler di insegnargli a leggere, sia con la distruzione
del Nido come primo atto della sua reggenza.
3. LA STORIA DI LILY
Le visioni di Kelsea che mostrano al lettore
il passato e la storia di Lily hanno decisamente “salvato” il secondo libro.
Questa parte della trama è molto più adrenalinica e coinvolgente di quella nel
presente, forse perché più vicina alla nostra realtà.
Assieme a Lily conosciamo il volto di una
distopia basata sul controllo -dato dalla tecnologia- e sulla netta divisione
tra ricchi e poveri, con i primi che sono forse più limitati dei secondi perché
prigionieri nelle loro città dorate.
Molte scene della
storia di Lily sono estremamente violente, quasi agghiaccianti, e proprio
questa è la loro forza: mettere il lettore di fronte ad un potenziale futuro
come questo ne smuove indubbiamente la coscienza!
Cover britanniche |
4. AMORE? NO, GRAZIE!
Nella trilogia ci sono moltissimi rapporti
tra i personaggi, da quello padre-figlia di Mazza Chiodata e Kelsea, a quello
di amicizia tra Tyler e Seth, per arrivare a relazioni dettate dalla fedeltà
verso un leader.
Manca però l'amore! Nonostante ci vengano
presentate alcune coppie o potenziali tali, di amore romantico se ne vede ben
poco; anche nel caso di William e Lily, non assistiamo al loro innamoramento ma
li troviamo già genitori di Jonathan.
Nell'infinito mare dei romanzi contemporanei,
è stata una gioia inaspettata trovare una storia che rifugge con tanta
convinzione il facile cliché del vero amore, presentando invece come normali le
relazioni basate sulla mera attrazione fisica tra due personaggi.
5. EDIZIONE
Dal punto di vista estetico questi libri sono
meravigliosi, con le pagine che imitano delle antiche pergamene, i segnalibri
incorporati e le illustrazioni a colori.
Sembrerà del tutto superficiale, ma ogni
lettore nel profondo apprezza questi dettagli e ama sfogliare dei volumi così
suggestivi.
CONTRO
1. INTRO DEI CAPITOLI
All'inizio di ogni capitolo viene riportato
un estratto da alcuni volumi scritti dagli abitanti del Tearling anni dopo la
conclusione della storia. Per quanto riguarda le citazioni di Kelsea, le ho
trovate nella migliore delle ipotesi ridicole, mentre i brani tratti dai vari
saggi sono scritti in modo del tutto inadeguato e sempre uguali, mentre si
presume che gli autori siamo diversi.
Questa scelta presenta inoltre due problemi
ben più gravi: innanzitutto, il fatto che padre Tyler abbia trascritto le
citazioni di Kelsea è uno spoiler, perché lascia intendere che entrambi siano
sopravvissuti e quindi i libri che stiamo leggendo altro non sono se non una
cronaca romanzata del regno della protagonista; d'altro lato, il finale del terzo
volume riscrive totalmente gli eventi fino alla battaglia contro i bambini
vampirizzati, quindi da dove arriverebbero questi libri? da una realtà
alternativa in cui Kelsea ha sconfitto Row senza cambiare il passato?
2. GIRL POWER?
In una serie con tanti personaggi femminili
forti e determinati, mi ha molto deluso constatare come sia totalmente assente
una solidarietà femminile ma anzi le protagoniste trattino spesso con invidia o sufficienza le altre donne, al limite dello slut-shaming.
Ad esempio, in “The Queen of the Tearling”
Kelsea fa pensieri come questo:
«Kelsea la [Marguerite] fissò
sbigottita. Avrebbe dato tutto per essere affascinante come lei. [...] Aveva
già notato che, nelle rare occasioni nelle quali Marguerite lasciava la stanza
dei bambini, le guardie la seguivano con lo sguardo. Non si comportavano in
maniera volgare né facevano nulla per cui Kelsea potesse riprenderli ma a volte
avrebbe voluto schiaffeggiarli urlando: Guardate me! Anch’io valgo qualcosa!
[...] Se fossi bella come Marguerite, avrei Fetch ai miei piedi.»
la nostra
protagonista sembra però dimenticare che la povera Marguerite per “merito”
della sua bellezza era diventata la schiava sessuale di suo zio Thomas e, come
le altre donne nel suo harem, era costretta ad abortire ad ogni nuova
gravidanza.
Nel passato troviamo invece Lily, pronta a
denigrare le sue cosiddette amiche per il loro servilismo nei confronti dei
mariti, e Katie che dimostra la superiorità nei confronti delle altre ragazze
della Città con riflessioni di questo tipo:
«[La relazione tra Katie e Row] non
aveva nulla a che fare con i rapporti che Katie notava tra le sue coetanee, che
parevano interessate soltanto ai pettegolezzi e a comportarsi reciprocamente da
doppiogiochiste.»
«Sotto all’eccitazione fisica che
stava provando, [Katie] sentì un’enorme rabbia crescerle dentro all’idea che
Row la considerasse tanto sciocca, che la trattasse alla stregua delle cento
altre donne che avevano ceduto alle sue lusinghe.»
3. SISTEMA MAGICO
Se c'era una cosa in cui speravo quando ho
iniziato la lettura di “The Fate of the Tearling” erano dei chiarimenti
riguardo al sistema magico di questo mondo ma, forse per mancanza di pagine,
forse per svogliatezza, la Johansen non ci fornisce nessuna spiegazione!
Non sappiamo se tutti gli zaffiri dell'isola
siano magici, né perché funzionano solo con determinate persone, anche se non
imparentate con i Tear (con Katie sì, ma con Evelyn che è discendente di
William no).
Non sappiamo come Row abbia acquisito tante
conoscenze magiche e neppure perché abbia creato un esercito di baby vampiri,
quando è evidente che anche gli adulti possono essere trasformati.
Non sappiamo perché solo alcuni bambini
abbiano ottenuto dei poteri dal Passaggio e come questi si siamo diffusi tra
gli abitanti dell'isola, visto che la maledizione di Katie dovrebbe averli
privati della possibilità di procreare.
Potrei continuare per pagine e pagine, ma mi
vorrei invece concentrare sull'unico aspetto certo della magia in questo mondo:
la sua unica funzione è quella di far avanzare la trama, infatti gli zaffiri si
attivano solo nei momenti in cui l'autrice deve togliere dai guai la cara
Kelsea e non sa cos'altro inventarsi.
Ci sono moltissime incongruenze nella
trilogia, e la maggior parte riguardano la Città fondata da Tear dopo il
Passaggio. Cominciamo con qualche numero: una citazione di inizio capitolo ci
dice che:
«In tale contesto idillico, la Città
crebbe rapidamente; la popolazione crebbe a dismisura, quasi raddoppiando nel
giro di una sola generazione dai giorni del Passaggio.»
e solo una pagina
dopo, un flash back su Katie ci informa che:
«Prima della nascita di Katie, la
colonia aveva passato due anni orribili […]. Erano morte oltre quattrocento
persone: quasi un quarto della popolazione.»
Sapendo che nel Nuovo Mondo sono approdate
circa duemila persone, poi rimaste in 1600, le quali in una sola generazione
sono diventate quattromila, quanto figli deve aver avuto ogni donna? tenendo anche conto che non ci sono medici e diverse donne (Lily, Dorian, la signora
Finn) hanno un solo figlio, mentre altre nessuno come Maddy. Quindi in quei
primi, difficili anni, la maggior parte delle donne avrà avuto sei o sette
bambini ciascuna! Non mi pare molto credibile, specie considerando i rischi
collegati al parto e agli eventuali aborti.
Veniamo poi all'isola in cui approdano i
coloni. Innanzitutto, se hanno viaggiato indietro nel tempo, dovrebbe essere
un'isola reale sulle coste del Nord Africa mentre invece è inventata; poi, com'è
possibile che da quei primi abitanti statunitensi e britannici si siano creati in
soli trecento anni quattro regni completamente diversi? del Callae non sappiamo
quasi nulla, ma il Mortmense ricorda molto la Francia soprattutto per i nomi,
mentre il Cadare sembra uno Stato di stampo mediorientale per le sue tradizioni.
Il nonsense imperversa anche nelle
informazioni di natura più tecnica, ad esempio vi propongo due estratti dal
secondo libro:
«[…] Lily udì i rumori di un litigio
seguiti da un rapido ronzio che avrebbe potuto essere il suono di ARMI LASER
CON IL SILENZIATORE.»
«-Torce elettriche?
-No, potrebbero captare i nostri
SEGNALI TERMICI.»
Se si tratta di armi
laser, a cosa dovrebbe servire un silenziatore? E i segnali termici che vengono
rilevati saranno quelli dei corpi, non certo delle torce elettriche!
Infine, nelle storie di tanti personaggi
secondari ci sono parecchie contraddizioni, ma la più evidente riguarda Arya
St... ehm... Aisa: già è ridicolo che venga addestrata come guardia, ma peggio
ancora, com'è possibile che i Caden abbiano sentito parlare di lei? non credo
che una gilda di assassini professionisti (ridicolo cliché dei fantasy) abbia
bisogno di arruolare una ragazzina inesperta. E vogliamo parlare della sua
infezione? Perché inserire questo elemento se poi muore in tutt'altro modo?
5. EDIZIONE
Ma l'edizione non era un punto a favore?, vi
chiederete. Sì, ma per alcuni aspetti è anche un grande NO!
In tutti e tre i volumi sono presenti un gran
numero di refusi, spesso collegati ai nomi dei personaggi o a lettere
dimenticate / di troppo; in altri casi la traduzione dello you inglese (che
corrisponde sia a tu che a voi) da risultati come questo:
«-Non è necessario: non SEI mai
stata capace di nascondermi nulla. Non posso impedirgli di andare e venire come
gli pare e piace, ma posso RIPETERVI il mio avvertimento: non CONCEDETEGLI
nulla di ciò che chiede, né PERMETTETEGLI di intrufolarsi nei vostri pensieri.
È una creatura seducente, lo so ...»
Visto poi che i titoli dei libri sono stati
mantenuti in inglese, si poteva fare altrettanto per i titoli di alcuni
capitoli di “The Fate of the Tearling”, che sono stati resi tutti come LA TERRA
DI TEAR, mentre in originale erano THE TEARLANDS, THE TEAR LAND, THE TEARLAND e
THE TEAR'S LAND.
E per concludere, la mappa! Posso capire la
scelta di ridisegnarla, ma almeno mantenevi fedeli nelle forme e nelle distanze
tra i luoghi. Inoltre, nell'edizione originale, la mappa veniva aggiornata dopo
le rivelazioni alla fine del secondo libro, includendo anche il Callae e
mostrando l'isola intera mentre la nostra è rimasta sempre uguale, rendendoci
quindi impossibile capire che si tratta per l’appunto di un’isola.
VALUTAZIONI SINGOLE
- “The Queen of theTearling”: tre stelline
- “The Invasion of theTearling”: tre stelline e mezza
- “The Fate of theTearling”: due stelline e mezza
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