lunedì 17 febbraio 2020

Post Chiacchiericcio - Eroine classiche, eppure contemporanee

Post Chiacchiericcio

Eroine classiche, eppure contemporanee



Come promesso nella mia TBR, questo mese le mie letture sono incentrate sui romanzi e la figura di Jane Austen, forse la più nota ed apprezzata autrice inglese di inizio Ottocento. Nelle sue opere vediamo sempre delle donne protagoniste; figure femminili molto forti e spesso non convenzionali, che devono dare fondo ad ogni risorsa per guadagnarsi un futuro sereno in un'epoca decisamente avversa al loro sesso.
Mi sono quindi ritrovata a pensare a quelle che posso considerare le mie protagoniste femminili preferite nei romanzi classici: il risultato è questa top 5 che include donne per alcuni aspetti quasi contemporanee, ma purtroppo si limita ad autori britannici. Spero di ampliarla ad altri Paesi con le mie prossime letture.
Ovviamente non potevo esimermi dall'includere un'eroina austeniana; dopo aver letto tutti i suoi romanzi posso riconfermare la mia preferenza per Emma Woodhouse. Grazie all'(auto)ironia ed alla capacità di migliorare se stessa della protagonista, quattro anni fa "Emma" (QUI la recensione) è diventato il mio romanzo preferito tra quelli della Austen... e lo rimane tutt'ora.
Una figura femminile decisamente sottovalutata nella letteratura classica è Pamela, protagonista e voce narrante (per mezzo delle sue interminabili lettere) del romanzo omonimo di Samuel Richardson (QUI la recensione). A molti la sua potrebbe sembrare una storia "alla Cenerentola", ma Pamela riesce a sfoderare una determinazione ammirabile, soprattutto vista la situazione di estremo svantaggio in cui si trova.
Lo scorso anno ho adorato allo stesso modo Jane Eyre, protagonista dell'omonimo capolavoro di Charlotte Brontë (QUI la recensione), e Tess Durbeyfield da "Tess dei d'Urberville" di Thomas Hardy (QUI la recensione). Queste due eroine condividono una storia simile per certi versi, ma Tess ha un sentiero decisamente più difficoltoso e questo l'ha resa ancor più ammirevole dal mio punto di vista.
Considerando le letture di questi ultimi mesi, devo assolutamente nominare Magdalen Vanstone, personaggio principale se non protagonista in "Senza nome" di Wilkie Collins (QUI la recensione). Magda riassume il meglio di tutte le eroine appena citate e, come una Antigone ottocentesca, dimostra la propria determinazione sfruttando le sue poche risorse per ottenere ciò che la legge dell'epoca le nega.

E voi? Avete delle eroine preferite nella letteratura classica (magari non solo inglese)?
Se vi va, rispondetemi con un commento sotto questo post.

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