Post Chiacchiericcio
Eroine classiche, eppure contemporanee
Come
promesso nella mia TBR, questo mese le mie letture sono incentrate sui romanzi
e la figura di Jane Austen, forse la più nota ed apprezzata autrice inglese di
inizio Ottocento. Nelle sue opere vediamo sempre delle donne protagoniste; figure
femminili molto forti e spesso non convenzionali, che devono dare fondo ad ogni
risorsa per guadagnarsi un futuro sereno in un'epoca decisamente avversa al
loro sesso.
Mi
sono quindi ritrovata a pensare a quelle che posso considerare le mie
protagoniste femminili preferite nei romanzi classici: il risultato è questa
top 5 che include donne per alcuni aspetti quasi contemporanee, ma purtroppo si
limita ad autori britannici. Spero di ampliarla ad altri Paesi con le mie
prossime letture.
Ovviamente
non potevo esimermi dall'includere un'eroina austeniana; dopo aver letto tutti
i suoi romanzi posso riconfermare la mia preferenza per Emma Woodhouse. Grazie all'(auto)ironia ed alla capacità di migliorare
se stessa della protagonista, quattro anni fa "Emma" (QUI la
recensione) è diventato il mio romanzo preferito tra quelli della Austen... e
lo rimane tutt'ora.
Una
figura femminile decisamente sottovalutata nella letteratura classica è Pamela, protagonista e voce narrante
(per mezzo delle sue interminabili lettere) del romanzo omonimo di Samuel
Richardson (QUI la recensione). A molti la sua potrebbe sembrare una storia
"alla Cenerentola", ma Pamela riesce a sfoderare una determinazione ammirabile,
soprattutto vista la situazione di estremo svantaggio in cui si trova.
Lo
scorso anno ho adorato allo stesso modo Jane
Eyre, protagonista dell'omonimo capolavoro di Charlotte Brontë (QUI la
recensione), e Tess Durbeyfield da "Tess
dei d'Urberville" di Thomas Hardy (QUI la recensione). Queste due eroine
condividono una storia simile per certi versi, ma Tess ha un sentiero
decisamente più difficoltoso e questo l'ha resa ancor più ammirevole dal mio
punto di vista.
Considerando
le letture di questi ultimi mesi, devo assolutamente nominare Magdalen Vanstone, personaggio
principale se non protagonista in "Senza nome" di Wilkie Collins (QUI
la recensione). Magda riassume il meglio di tutte le eroine appena citate e,
come una Antigone ottocentesca, dimostra la propria determinazione sfruttando
le sue poche risorse per ottenere ciò che la legge dell'epoca le nega.
E
voi? Avete delle eroine preferite nella letteratura classica (magari non solo
inglese)?
Se
vi va, rispondetemi con un commento sotto questo post.
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