BookTag Time
Barbie Movies BookTag
Esattamente
sessant'anni fa veniva messa sul mercato la prima Barbie, antenata delle
bambole con le quali hanno giocato e giocano tutt'ora milioni di bambini in
tutto il mondo. Per celebrare questa ricorrenza (e in memoria delle Barbie che
ho decapitato da piccola), vi propongo un BookTag ispirato ai film d'animazione
interpretati dalla famosa bambola.
Il
BookTag originale è presente sul canale YouTube areadersworld e potete vederlo
QUI, mentre qua sotto trovate le mie risposte alle domande tradotte
dall'inglese (con qualche libertà).
Per
questa domanda un po' vaga, ho pensato a "Il ladro di fulmini" di
Rick Riordan che, oltre ad essere il primo libro della pentalogia Percy Jackson
e gli dei dell'Olimpo, è anche l'inizio di una serie infinita di volumi
incentrati sulle avventure del giovane semidio figlio di Poseidone. E proprio
perché la serie sembra non essere destinata a finire che ho abbandonato quella
nave.
2. BARBIE FAIRYTOPIA, MERMAIDIA, MAGIA DELL'ARCOBALENO - La tua
trilogia preferita
La
parola preferito mi mette sempre in ansia (vale anche per le altre domande di
questo BookTag) perché è un'etichetta che metto con riluttanza; ma una trilogia
che posso sicuramente consigliare per gli appassionati di fantasy come me è I
diari della mezzanotte di Scott Westerfeld, una serie non troppo famosa ma dal concept davvero originale.
3. BARBIE, LA PRINCIPESSA E LA POVERA - Il tuo retelling preferito
Non
tutti sanno che "Il diario di Bridget Jones" di Helen Fielding è una
riscrittura contemporanea del classico inglese "Orgoglio e
pregiudizio" di Jane Austen. Personalmente ho adorato sia il libro che il film,
anche se il continuo della serie (aka il terzo film/quarto libro) mi ha
parzialmente delusa.
4. BARBIE, LA PRINCIPESSA E LA POPSTAR - Un libro del tuo autore
preferito che non si è dimostrato all'altezza delle aspettative
Con
la lettura di "Quel che resta del giorno" lo scorso mese, si è
cementato il mio amore per Kazuo Ishiguro; purtroppo ritengo che "Il
gigante sepolto" (QUI la recensione) non sia il suo miglior lavoro,
specialmente per l'esasperante lentezza con cui si sviluppa la trama.
5. BARBIE E IL CASTELLO DI DIAMANTI - L'amicizia più bella in un
romanzo
L'amicizia
tra Ceony e Delilah (rispettivamente apprendista maga della carta e del vetro)
in "Glass Magician" di Charlie N. Holmberg (QUI la recensione) è
sviluppata molto bene e risulta anche funzionale alla trama, inoltre è un
ottimo esempio di solidarietà al femminile.
6. IL DIARIO DI BARBIE - Un capitolo di una serie preferita che
fingi non sia mai esistito
Non
rientra propriamente tra le mie serie preferite (vedi risposta alla 2.) ma devo
ammettere di trovare interessanti diversi aspetti della pentalogia Magisterium,
scritta a quattro mani da Holly Black e Cassandra Clare. Finora il volume più
deludente è sicuramente "Il guanto di rame" (QUI la recensione), più
simile ad una serie TV ad episodi che ad una storia lineare.
7. BARBIE E LE DODICI PRINCIPESSE DANZANTI - Il rapporto tra sorelle
più bello in un romanzo
"La
pianista di Auschwitz" di Suzy Zail racconta una storia molto toccante,
resa ancor più drammatica dal rapporto tra la protagonista Hanna e sua sorella
Erika, durante la loro prigionia nel famigerato campo di sterminio nazista. Pur
con un finale un po' inverosimile questo romanzo mi è molto piaciuto, anche per
merito del legame tra le due sorelle.
8. BARBIE E L'ACCADEMIA PER PRINCIPESSE - Un libro ambientato in una
scuola (cerca di evitare Harry Potter)
La
Prufrock Preparatory School non sarà il luogo ideale dove passare gli anni
della scuola (specialmente se siete degli orfani), ma "L'atroce
accademia" di Lemony Snicket rimane uno dei miei volumi preferiti della
sua saga: merito del Preside Nero e di uno dei migliori travestimenti del Conte
Olaf.
9. BARBIE E IL LAGO DEI CIGNI - Un libro in cui il personaggio
principale viene catapultato in un mondo fantastico
Non
si tratta propriamente un mondo fantasy, ma in "Hyperversum" di
Cecilia Randall i protagonisti vengono trasportati da un videogioco fin troppo
realistico nel Medioevo francese. Direi che il confine tra fantasy e
fantascienza qui è veramente sottile.
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