Lettura d'Insieme
The Broken Empire Trilogy di Mark Lawrence
Cover italiane |
The Broken Empire Trilogy è una trilogia fantasy
con target adult ambientata in una versione post-apocalittica della nostra
Europa, scritta tra il 2011 e il 2013 da Mark Lawrence.
La storia segue le vicende dell’erede al
trono del regno di Ancrath, il tredicenne Jorg, che ha scelto di abbandonare il
castello del padre ed unirsi ad un variegato gruppo di banditi da strada
chiamati i Fratelli per poter ottenere vendetta contro chi ha ordito
l’assassinio della madre e del fratello minore, William.
Questa trilogia mi è molto piaciuta, e sono
qui per elencare i dieci motivi per i quali ne consiglio la lettura.
Attenzione: da qui in poi ci saranno SPOILER!
1. JORG
Come potevo non iniziare dal nostro amato (?)
protagonista? In effetti Jorg non fa proprio nulla per rendersi piacevole al
pubblico e anche quando cominciamo a sperare in una sua potenziale redenzione
un infanticidio a sangue freddo ci porta immediatamente a cambiare idea. E
proprio questo è uno dei pregi del personaggio: l’essere sempre fedele a se
stesso e riconoscere con onestà i propri difetti.
Altro aspetto che ho molto apprezzato è stata
la sua ambizione, per nulla celata con falsa modestia, anzi spesso ribadita al
lettore dallo stesso Jorg
«Se si deve correre, perché non
sembri codardia, meglio avere una meta. E se si deve avere una meta, perché non
il trono imperiale? Una meta adeguatamente distante e irraggiungibile.»
Strafottente e sarcastico, pronto a
dispensare battute pungenti anche nei momenti meno opportuni, Jorg va ricordato
anche per le sue frasi epiche, come in questo estratto dal discorso rivolto ai
Cento prima della votazione per eleggere l’imperatore:
«-Uomini dell’impero. Un uomo
migliore di me avrebbe ottenuto il vostro sostegno con la bontà delle sue
azioni, la chiarezza della sua visione e la sincerità delle sue parole. Ma
quell’uomo migliore non c’è. Quell’uomo migliore fallirebbe davanti alla marea
oscura che corre verso di noi. Orrin di Arco era l’uomo migliore ma non è
sopravvissuto neanche per chiedere il vostro appoggio.
Tempi cupi richiedono scelte cupe.
Scegliete me.»
In bocca ad un altro
personaggio frasi del genere sembrerebbero ridicole, ma Jorg è talmente
risoluto e determinato da farle risultare del tutto spontanee.
2. KATHERINE E MIANA
Tempo fa mi ero lamentata per la presenza di
ben pochi personaggi femminili in questi romanzi; terminata la trilogia mi vedo
costretta a confermare quell’impressione (d’altro canto il target di questa
serie è decisamente maschile). Le poche donne del cast sono però ben
caratterizzate, in particolare ho apprezzato molto Katherine e Miana.
Pur venendoci presentata come l’interesse
amoroso di Jorg, Katherine ha una sua individualità che si sviluppa soprattutto
nel secondo libro quando decide di ribellarsi ai trucchi magici di Sageous
diventando a sua volta una giura-sogni.
La vediamo sempre fiera e molto determinata
nelle sue azioni
«-Tu non sai niente, morto.-,
Katherine gli stava davanti, nel suo abito da viaggio rosso che frusciava
quando si muoveva. [...] Vidi anche la sua paura, e la forza che stava tirando
fuori.»
e credo sia stata
un’ottima scelta farci capire che una sua eventuale relazione con Jorg non
avrebbe cambiato il suo destino, come invece succede in moltissimi romance dove
l’amore sembra poter redimere anche il personaggio più crudele.
Miana è stata invece una sorpresa, sebbene
abbia spazio soltanto ne “Il re dei fulmini”; l’ho trovata molto spigliata e
capace di un sarcasmo pari a quello del protagonista
«-La mia dote.-, disse [Miana].
-Speravo in qualcosa di più grosso.-
Sorridendo, la presi.
-Non sarei io a doverlo dire?
Quella battuta mi fece scoppiare in
una sonora risata. -Qualcuno ha infilato una vecchia malefica nel corpo di un
ragazzina [...]»
Come non adorarla quando, per prima, fa
capire a Jorg che il loro sarà un matrimonio unicamente politico o quando si
difende dall’assassino papale brandendo un’enorme balestra?
3. SAGEOUS
In questa serie ci vengono presentanti
parecchi antagonisti, in alcuni casi si tratta perfino di personaggi che
altrove sarebbero gli eroici protagonisti -come Orrin di Arco-, ma su tutti
spicca sicuramente il mago dei sogni Sageous.
Sull’aspetto della magia tornerò in un altro
punto, qui mi voglio focalizzare su Sageous in quanto personaggio. Innanzitutto
è geniale come lui e i suoi colleghi affianchino i sovrani in veste di fidati
consiglieri orchestrando in realtà le loro azioni politiche con il potere di
influenzarne le scelte; lui è inoltre abilissimo nel manipolare gli altri
personaggi al fine di attaccare il protagonista indirettamente, rimanendo
sempre al sicuro dalla sua spada.
Cover USA |
Ma ciò che ho preferito in Sageous è la
cattiveria genuina. I romanzi fantasy sono zeppi di cattivi piatti e scontati,
che commettono orrende atrocità solo sulla carta; Sageous invece ci dimostra
una crudeltà inumana, e credo che la scena in cui rivela a Jorg come ha
controllato le azioni di Katherine sia una delle migliori della trilogia
«-È un effetto dei veleni di Saraem
Wic. Ma non c’era nessun figlio. E dubito che potrà mai essercene uno a questo
punto. Le pozioni di quella vecchia strega sono tutt’altro che delicate.
Raschiano il ventre di una donna fino ad inaridirlo del tutto.
Trovato il pugnale, mi dirigo verso
di lui.[...]
-Stupido ragazzino. Credi che sia
veramente qui?- Non accenna nemmeno a scappare»
In definitiva, le
azioni di Sageous lo titolano come antagonista meglio di decine e decine di
parole e lo rendono davvero detestabile. Come ogni buon cattivo dovrebbe
essere.
4. AMBIENTAZIONE
L’Impero Spezzato è il luogo ideale per
mettere in scena la storia di Jorg, soprattutto nei momenti in cui è in viaggio
con i Fratelli tra i tanti Staterelli. Libro dopo libro, Lawrence ci illustra
in modo alquanto sottile cosa siano in realtà i palazzi medievaleggianti dei
Cento, facendoci rendere conto di chi si celi dietro l’artificioso nome di
Costruttori.
«Non ho idea di cosa fosse l’Alto
Castello quando i Costruttori lo edificarono, ma non era certo un castello.
Nella parte più profonda delle segrete, sommersa da strati di sporcizia,
un’antica placca dichiara: VIETATO PARCHEGGIARE DI NOTTE.»
Ne “L’imperatore dei fulmini”, scopriamo
inoltre il motivo dell’incredibile arretratezza degli abitanti di questa Europa
distrutta dalle armi atomiche e dal surriscaldamento globale,
«I soli bruciarono tutto quello che
era scritto su carta tranne gli scritti più antichi, quelli conservati in
profondi sotterranei [...] la maggior parte dei documenti che scoprirono erano
opere di greci e romani.
-Quindi rispetto ai Costruttori
siano arretrati in tutto, persino nei nomi.»
una popolazione che
in sostanza si è trovata senza alcuna guida in un mondo post-apocalittico ed ha
dovuto imparare dalle sole fonti a disposizione, seppur sbagliate se viste in
un’ottica contemporanea.
5. REALISMO (CON
RISERVA)
Essendo come detto scritti per un pubblico
adulto, in questi romanzi non mancano di certo scene ricche di violenza che a
tratti rasentano lo slatter; e tutte queste scene risultano credibili, perché descritte
in modo davvero realistico.
Questo realismo è presente anche nella
caratterizzazione dei personaggi e nelle molte strategie ideate da Jorg, a dispetto
della sua propensione per l’azzardo.
Ho accennato però ad una riserva, e parlo
nello specifico dell’età di alcuni personaggi tra i quali lo stesso Jorg e
Miana. Personalmente, non riesco a spiegarmi il motivo per cui degli individui
che pensano ed agiscono da adulti siano presentanti come poco più di bambini.
6. PIANI TEMPORALI E
POV
Questo è un aspetto che diversi lettori hanno
trovato negativo, perché porterebbe ad un’eccessiva confusione. Non mi posso
dire d’accordo con loro dal momento che adoro i romanzi complessi, che riescono
a tenere viva l’attenzione del lettore.
In questa serie si intrecciano vari piani
temporali: nel primo libro abbiamo Jorg bambino che si unisce ai Fratelli e
quattordicenne quanto torna alla corte del padre, nel secondo vediamo Jorg dopo
la conquista del regno di Renar e diciottenne al suo matrimonio (o meglio,
matrimonio con annessa battaglia campale), e nel terzo continua la parentesi
del suo viaggio da quindicenne ma lo troviamo anche a vent’anni pronto a
reclamare il trono imperiale.
A questi piani temporali, intrecciati grazie
ai capitoli alternati, si aggiungono il POV di Katherine ne “Il re dei fulmini”
quando leggiamo il suo diario personale, e quello di Chella in terza persona ne
“L’imperatore dei fulmini”.
7. STRUTTURA DELLA
SERIE
Un problema frequente nelle serie di romanzi
si riscontra quando un autore non pianifica nel dettaglio gli avvenimenti dei
singoli libri, oppure quando una serie composta da pochi volumi viene
prolungata per esigenze editoriali. In questi casi può capitare di incappare in
contraddizioni o incongruenze, ma questo non succede con Lawrence.
Da quanto ho potuto carpire dalle interviste,
l’autore scrive in anticipo i suoi romanzi senza aspettarne la pubblicazione;
questo porta all’assenza di buchi di trama o grossolani errori, ed è un aspetto
che tengo in grande considerazione.
8. UMORISMO NERO
Non basta la violenza delle scene, in questi
libri anche i dialoghi sono intrisi di crudeltà assortite, e l’umorismo si
adegua ugualmente al tono dell’opera.
Parlo in special modo delle scene in cui Jorg
si trova ad interagire con i suoi Fratelli. Il carismatico Makin descrive così
la rozzezza della testa calda del gruppo, Rike:
«-Per come la vedo io-, disse Makin,
-Rike non riuscirebbe a preparare un’omelette senza inzupparsi del sangue della
gallina e indossarne le viscere a mo’ di collana.»
Cover francesi |
Poche pagine dopo, il
nostro protagonista riflette su Fratello Sim in questi termini:
«-Sono in tanti, Fratello Jorg.-,
disse il giovane Sim. Era più grande di me ovviamente, ma ancora usava di rado
il rasoio se non per tagliare le gole altrui.»
Forse non è un tipo di humor che può piacere
a tutti ma, per quanto mi riguarda, ha saputo strapparmi più di una risata di
cuore.
9. LA MAGIA
Il sistema magico che viene proposto è
parecchio interessante, a partire dal modo in cui la magia può essere appresa
in pratica da chiunque abbia la volontà di farlo, come vediamo nel caso di
Katherine.
È molto suggestiva anche l’idea che, nel caso
in cui un mago esageri nell’utilizzo dei suoi poteri, ci sia una sorta di
punizione; ce ne parla la negromante Chella
«Chella conosceva alcuni giura-cielo
che avevano preso il volo e non erano mai più tornati. I venti li reclamavano.
Perdevano sostanza e danzavano nelle tempeste, troppo sottili per rientrare
un’altra volta nella carne.»
ma abbiamo un esempio
ben più suggestivo nel secondo libro con il giura-fuoco Ferrakind, diventato
negli anni un tutt’uno con l’elemento da lui controllato.
10. UN MONITO?
Ritengo che la distruzione portata dai
Costruttori sul pianeta possa essere vista come un possibile scenario del
nostro futuro prossimo. Armi nucleari che causano distruzione e massacri, ma
anche mutazioni genetiche
«Forse quando parlavano di opere dei
Costruttori intendevano quelle con più magia e meno meccanica. Quelle in cui la
luce correva intrappolata in vene di metallo.»
e lo vediamo bene nel
caso dei giganteschi mostri, come Gorgoth, che sono costretti a vivere nascosti
in grotte sotterranee.
Non voglio dare troppo peso ad una storia
fittizia pensata sicuramente per intrattenere i lettori, ma credo che
osservazioni come questa:
«-I Costruttori lanciarono i loro
soli da una parte del mondo all’altra su lingue di fuoco, e dove passavano
riducevano in cenere interi paesi.- fece Qalasadi.»
non si discostino
troppo dagli avvenimenti del mondo contemporaneo e da notizie di attacchi
militari o minacce di potenziali tali che ogni giorno possiamo leggere nei
giornali
Forse Mark Lawrence ha voluto semplicemente
dare un suo personale avvertimento su quali potrebbero essere le devastanti
conseguenze, in un lontano futuro, delle decisioni prese oggi.
VALUTAZIONI SINGOLE
- "Il principe dei fulmini" ("Prince of Thorns"): tre stelline e mezza
- "Il re dei fulmini" ("King of Thorns"): quattro stelline e mezza
- "L'imperatore dei fulmini" ("Emperor of Thorns"): quattro stelline
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