BookTag Time
Sei una lettrice maleducata? BookTag
Per
questo mese ho scovato un BookTag originale, che pone domande sui nostri vizi
come lettori e li collega a determinate tipologie di libri.
Il
BookTag sulla maleducazione letteraria è stato avvistato sul Blog Libri al
caffè, quindi vi invito ad andare QUI per leggere il post originale.
1. ORECCHIE ALLE PAGINE –
Un libro che ti ha fatto svisionare a ogni pagina
Per quanto
riguarda il fare le orecchie, è un'abitudine che ho perso crescendo e ora uso
soltanto segnalibri; a mettermi in crisi è stato invece il verbo
"svisionare", che ho inteso come sinonimo di "far
innervosire", quindi quale migliore esempio se non "Forever" di
Amy Engel (ne parlo QUI)? un romanzo capace di far infuriare anche il lettore
più calmo già dalla prima pagina.
2. SOTTOLINEATURE A PENNA
- Un libro che ti è rimasto impresso e a cui hai pensato per molto tempo
Le scritte a penna sono bandite dai miei libri dai
tempi delle elementari, ma confesso di usare la matita qualche volta. Una
lettura che ancora mi fa riflettere dopo anni è "Il mondo nuovo" di
Aldous Huxley (QUI la recensione), anche se in un primo momento non ne ero
troppo colpita.
3. SALTAPAGINE – Un libro
che 'nanoia
Non giudico chi salta le pagine, ma
personalmente mi impegno sempre a leggere tutto per poter dare una valutazione
più completa possibile del lavoro dell'autore. Un libro noioso, tanto da averlo
sottolineato anche nel titolo della recensione, è senza dubbio "La sposa dell'inquisitore" di Jeanne Kalogridis (QUI la
recensione), e questa autrice non si è risollevata ai miei occhi con la lettura
successiva.
4. LIBRACCIO – Un libro
che hai regalato o hai venduto perché non ti è piaciuto
Purtroppo non
riesco a separarmi dai libri, neppure da quelli che ho detestato; al massimo
arrivo a prestarli, e già ne sento troppo la mancanza. Sono stata però molto
tentata di liberarmi di "Khantis l'egiziano" di Silvio Foini (QUI la recensione), ma
si tratta di un regalo quindi quando lo vedo sullo scaffale cerco di pensare a
chi me l'ha donato e non all'effettivo contenuto.
5. WIKIPEDIA - Un libro
che avresti voluto leggere come riassunto su Wikipedia e basta
Personalmente uso Wikipedia sono per
controllare la pubblicazione delle serie (in alternativa a Goodreads) o per
farmi un'idea sugli aspetti tecnici dei romanzi classici. Mi sarebbe bastato un
riassunto però nel caso di "Il principe prigioniero"
di C.S. Pacat (ne parlo QUI), perché la trama non va più in là dello spunto
nella sinossi, quindi sarei potuta passare subito al secondo capitolo della
trilogia.
6. SPOILER - Un libro che
ti è piaciuto talmente tanto che lo hai raccontato troppo
Sia nei libri
che nei film o nelle serie TV, cerco di non fare spoiler non richiesti, ma
confesso di aver ceduto alla tentazione con "Bunker Diary" di Kevin
Brooks (QUI la recensione) nel tentativo di convincere un'amica a leggerlo. Per
la cronaca, non ha funzionato.
7. WISHLIST ETERNA – Un
libro che hai in wishlist da troppo tempo e che ancora non hai letto
Più che wishlist, credo che qui si parli di
TBR (entrambe sono comunque infinite, nel mio caso). Da diversi anni ho sullo
scaffale dei romanzi storici la trilogia Dictator di Andrea Frediani, comprata sull'onda
dell'entusiasmo per la serie TV "Spartacus"... quindi fare un po' il
conto di quanto tempo è passato!
8. ACQUISTO COMPULSIVO –
L’ultimo libro che hai comprato
Anche
l'acquisto sconsiderato rientra tra i miei vizi letterari, soprattutto quando
mi intestardisco nel voler trovare una certa edizione. Mi è successo di recente
con "Gargoyle" di Andrew Davidson, che volevo in flessibile anche se
ormai è fuori catalogo. Per fortuna esiste l'usato.
9. PREGIUDIZIO – Un libro
che non credevi all’altezza e che invece ti ha stupito
Ammetto di
avere dei pregiudizi, specie nei confronti di alcuni generi (in particolare, il
romance) e del sempre più abusato target YA. Da "L'ultima dei
Neanderthal" di Claire Cameron (QUI la recensione) non mi aspettavo nulla
di eccezionale, eppure si è rivelata una delle migliori letture di questi
ultimi mesi.
10. MACCHIA DI CAFFÈ
SULLE PAGINE – Un libro che avresti scritto in modo diverso
Mi capita di avere dei
libri con macchie varie (bevande assortite, inchiostro, cioccolato...?), ma
ovviamente cerco di evitare. Ne "La psichiatra" di Wulf Dorn (ne
parlo QUI) avrei escluso completamente la parte dello stalker inquietante: non
vi spoilero di chi si tratta, ma sono tutt'ora convinta che non si adattasse
per nulla a quel personaggio, e alla fin fine risulta quasi superfluo.
Allora non sono l'unica che non riesce a separarsi nemmeno dai libri brutti!
RispondiEliminaHo la serie Forever nel lettore e m'ispira tanto, spero non mi faccia infuriare!