Lettura d'Insieme
Prodigium di Rachel Hawkins
Cover italiane |
Prodigium è una trilogia -più un volume
spin-off- fantasy con target young-adult, scritta tra il 2010 e il 2013 da Rachel
Hawkins.
La serie è ambientata in un mondo simile al
nostro, dove però vivono anche ogni sorta di creature soprannaturali, chiamate
comunemente Prodigium: vampiri, spettri, streghe, demoni, fate, licantropi,
mutaforma e tanti altri. Nella trilogia principale seguiamo le avventure di
Sophie, una mezza strega che viene inviata all'equivalente di un collegio per i
Prodigium, dopo diversi incantesimi andati storti che hanno dimostrato la sua
incapacità di mimetizzarsi tra gli umani.
Questa serie non mi è affatto piaciuta, e
sono qui per elencare i dieci motivi per i quali ne sconsiglio la lettura.
Attenzione: da qui in poi ci saranno
SPOILER!
1. HECATE "HEX" HALL
Partiamo con questa sorta di riformatorio per
teppisti magici e dal primo paradosso: c'è bisogno anni di studio per saper
mascherare la propria natura? A mio avviso basterebbe una bella strigliata a
casa; se poi uno non riesce proprio a controllarsi (e penso ad esempio ai lupi
mannari, che durante la luna piena non sono in grado di ragionare) è inutile
perdere tempo in lezioni: dovranno vivere lontano dagli umani. Riflessione che
varrebbe innanzitutto per le fate: come possono nascondere sempre delle enormi
ali?
Se pensiamo invece alle materie di studio,
sapendo che questa scuola è pensata per chi ha mostrato i propri poteri agli
umani,
«"Perché siete approdati a
Hecate Hall la prima volta?" [...]
"Perché abbiamo fatto qualcosa
di sbagliato. Abbiamo rivelato i nostri poteri al mondo degli umano."»
che senso ha perdere
ore ed ore con la storia dell'inquisizione o l'autodifesa? se ormai sei stato
scoperto, tanto vale usare la magia per scappare!
2.
IL CONSIGLIO DEI PRODIGIUM
Questo è l'organo amministrativo che dovrebbe
tutelare la segretezza del mondo magico. E la prima domanda che mi pongo è:
perché il ruolo di capo deve essere ereditario? non mi pare sia un'istituzione
di stampo monarchico!
Anche perché questa persona deve
rappresentare i Prodigium di tutto il mondo e deve avere delle competenze molto
vaste, quindi non ha alcun senso che questo titolo passi di padre in figlio...
soprattutto se il figlio in questione è Sophie che era all'oscuro di tutto fino
al secondo libro. Non avrebbe dovuto preparasi, fin dall'infanzia, per le sue
future responsabilità?
La parte più assurda? perfino dopo la fine di
"Sortilegio", che riscrive in parte le regole di questo mondo, lei
rimane il capo!
Altro aspetto decisamente bislacco collegato
al Consiglio è l'affiliazione con le Brannick.
«Tanto per cominciare, non c’erano
più Brannick a parte me e mia madre. Invece di cacciare le creature della
notte, lavoravamo per il Consiglio. [...] Quindi le Brannick erano diventato
più o meno gli agenti di polizia dei Prodigium.»
Quindi le sorti dei
Prodigium sono nelle mani di Izzy e sua madre? E al Consiglio è sufficiente il
loro intervento?
Sembrerebbe di sì, dal momento che in
"Magico" le vediamo cercare dei lavori extra, in base alle soffiate
di streghe limitate.
3.
L’IMPRESCINDIBILE TRIANGOLO
In una serie young-adult scritta nei primi
anni Dieci non può proprio mancare il cliché del triangolo amoroso.
Serve alla trama? Per niente. Ti fa dubitare
su quale dei due ragazzi sarà il fortunato vincitore del cuore della nostra
eroina? Neppure per un istante. Eppure c'è.
Non paga di aver fatto oscillare Sophie tra
il bad boy e l'orsetto del cuore per tre libri, la cara Rachel ha rincarato la
dose in "Magico".
«Mia madre si alzò. "Due
ragazzi?", mi chiese. Non avrei saputo dire se era terrorizzata o
impressionata.»
Purtroppo il
personaggio di Adam (aka il Terzo Incomodo) si autoelimina da solo dopo pochi
capitoli. Utilità: 0
4.
STUPIDITÀ DIFFUSA
I personaggi questa serie sono stupidi.
Punto.
Credo che, nella mente dell'autrice, questo
dovesse rendere il tutto più divertente; personalmente mi sono trovata soltanto
ad alzare gli occhi al cielo ogni tre righe. Ma vediamo qualche esempio
chiarificatore.
Sophie è senza dubbio l'emblema della
stupidità: ripete ciclicamente gli stessi errori, pur rendendosi conto delle inevitabili
conseguenze:
«Mi chiedevo anche se avrei dovuto
dirle del fantasma di Elodie. In effetti sapevo che sì, avrei dovuto. Se le
avessi detto di Alice la prima volta che era apparsa, forse Elodie non sarebbe
mai stata un fantasma.»
«Bene, quindi il mio primo
esperimento con la negromanzia era stato un totale fallimento. Riproviamo.»
Cover britanniche |
E se nei ragazzi la cretinaggine potrebbe
anche essere sopportata, quando sono i personaggi adulti a dimostrarsi dei
totali beoti, il rollamento degli occhi non è più sufficiente. Vediamo ad
esempio per quale motivo le prodi Brannick, cacciatrici di creature
soprannaturali dall'alba dei tempi, sono arrivate ad un passo dall'estinzione:
«"Tre mesi dopo, il nuovo capo
condusse l’intera famiglia Brannick in un assalto nel più grande nido di
vampiri dell’America del Nord. Devo scandirti parola per parola quello che è
accaduto dopo?"»
Direi che non
potrebbe esistere un miglior candidato per i Darwin Awards dell'anno prossimo.
5.
NONSENSE
Abbiamo appena parlato della stupidità. Ora
andiamo oltre parlando di puro nonsense, ovvero buchi di trama e banali dimenticanze
che in un primo momento mi facevano corrucciare. Poi ho iniziato a ridere,
tanto.
A tratti sembra non ci sia stato alcun lavoro
di editing prima della pubblicazione. Prendiamo un esempio su tutti (altrimenti
si fa notte) con l'Iitineris -il portale che permette di viaggiare in ogni
luogo-, che fa la sua comparsa in "Maleficio"; durante la lettura
capiamo che può essere usato anche nell'isola della Hex Hall,
«Solo quando raggiungemmo la
spiaggia iniziamo a correre, e quando arrivammo agli arbusti tra cui era
nascosto un Itineris, pensavo che i miei polmoni stessero per esplodere.»
quindi non c'è alcun
motivo valido per cui non venga utilizzato anche per il viaggio di Sophie verso
l'Inghilterra. Perché prendere l'aereo quando puoi arrivare in qualunque luogo
tramite un varco magico?
6.
SISTEMA MAGICO
Questo dovrebbe essere uno degli aspetti più
importanti di una serie fantasy che si rispetti. Ma la Hawkins non si prende
troppo sul serio, e anche il sistema magico di questo universo non va oltre le
creature magiche random e qualche incantesimo SOLO nominato (guai a mostrare
qualcosa!).
Quando Alexander "Cal" Callahan
parla del poteri di guarigione, il massimo che sappiamo è che
«"Può farlo qualsiasi
Prodigium, davvero, anche se magari non al mio stesso livello. Devi sono essere
paziente"»
Quindi anche
licantropi, vampiri o spettri? Da come vengono descritti, non si direbbe
proprio.
Anche nello spin-off non ci vengono date
spiegazione più esaustive:
«"Ed esistono modi per diluire
i propri poteri. Un contro incantesimo, per esempio, o un amuleto
vincolante"»
e tutto risulta
approssimativo e spiegato genericamente, lasciando al povero lettore l'ingrato
compito di dover immaginare come funzioni la magia in questo mondo.
7.
UMORISMO FORZATO
Premetto che sono decisamente fuori dal
target di riferimento per la serie, quindi forse è un problema soggettivo, ma
davvero non sono riuscita a digerire l'umorismo di questi libri.
Entrambe le protagoniste fanno battute in
continuazione, a prescindere dalla situazione nella quale si trovano. E magari
su centinaia e centinaia di freddure, trovi anche una o due genuinamente
divertenti, ma la maggior parte mi hanno lasciata al più scocciata.
Qui vi lascio solo una di queste perle
dell'umorismo americano,
«"Mamma, chiunque alla Waffle
Hut è sospetto. È per quello che va alla Waffle Hut. Per... essere sospetto. E
mangiare dei waffle. In modo sospetto.»
ma vi assicuro che è
sufficiente leggere uno degli estratti gratuiti su Amazon per uscirne nauseati
dopo sole dieci pagine.
8.
PLAG... ISPIRAZIONI ASSORTITE
Al giorno d'oggi è difficile essere originali
nel mondo della letteratura. Questo non autorizza gli scrittori a copiare
spudoratamente gli uni dagli altri. Se leggete questa descrizione:
«"Vediamo... capelli castani,
lentiggini, atteggiamento da ragazza della porta accanto... Allie? Lacie? Di
sicuro un bel nome grazioso che finisce in ie."»
non vi viene
automatico usare la voce fastidiosa e supponente di un undicenne Draco Malfoy,
mentre squadra dall'alto in basso il povero Ron?
"Incantesimo" poi è stato
direttamente pubblicizzato come una versione fantasy del film "Mean
Girls", ma per quelli che lo avessero dimenticato, provvede l'autrice a
ricordarlo nel testo.
«Se c’era una cosa che sapevo
gestire, erano le RAGAZZE CATTIVE.»
Spin-off Italia e Russia |
9.
TRADUZIONE
La Newton Compton non delude mai. O meglio,
delude sempre, quindi ormai so cosa mi devo aspettare.
La traduzione ha parecchie falle: da regionalismi
come il termine ACCOLLO a parole stonate come FONDINA utilizzato al posto di
FODERO, per una spada. Cosa dire poi di questa perla:
«La sua maglietta bianca e i jeans
vennero sostituiti da una canottiera gialla e da un paio di pantaloni A
LAVAGGIO ACIDO.»
cara traduttrice, il
termine corretto sarebbe SLAVATI. Ho perso tre ore a capire cosa diamine fosse
il lavaggio acido!
E non mancano i sempreverdi errori di mancata
revisione; abbiamo per esempio questa frase
«Un gruppo di ragazzi esultò,
ovviamente aspettandosi stelle filanti e CONFETTI, come aveva detto Romy.»
quando solo venti
righe prima viene utilizzato il termine corretto, ossia CORIANDOLI.
10.
UNA STORIA DIMENTICABILE
Forse per qualcuno sarà un pregio, ma per me
è un terribile difetto.
Appena chiudevo un capitolo di questa serie,
dimenticavo quasi istantaneamente quanto letto, fino all'ultima pagina; ciò
rendeva poi difficile riprendere in mano la storia al volume successivo.
La parte più irritante è che dimenticavo
anche i motivi per cui avevo odiato il libro, quindi spero di cuore che apprezziate
ancora di più questo post!
VALUTAZIONI
SINGOLE
- "Incantesimo" ("Hex Hall"): due stelline
- "Maleficio" ("Demonglass"): una stellina e mezza
- "Sortilegio" ("Spell Bound"): una stellina e mezza
- "Magico" ("School Spirits"): due stelline
Nessun commento:
Posta un commento