
My rating: 4 of 5 stars
"«Well, not banned … But certainly very irregular. An unnatural sort of magic»"
DUOLOGIA CONDENSATA
Come molti autori esordienti, Waggoner ci regala un romanzo pieno di idee senza aver fatto una cernita degli argomenti da trattare o dei personaggi da includere; il risultato è un titolo un po' confuso ma molto convincente dal punto di vista stilistico, che fa ben sperare per i suoi lavori futuri e, si spera, meglio strutturati.
Perfettamente etichettabile come gaslamp fantasy dal punto di vista dell'ambientazione, "Unnatural Magic" tenta di presentare una trama che vira però verso il mystery, peccato lo faccia con un giallo che non ha un grammo di suspense. I due filoni narrativi tra i quali è suddiviso il testo sono nettamente distinti e fino alle ultime pagine purtroppo non si collegano; e dico purtroppo perché quando finalmente vediamo tutti i personaggi riuniti si crea un'atmosfera dolce e ricca di chimica che avrei voluto vedere molto più sfruttata. La prima storyline riguarda Onna Gebowa, una ragazza estremamente versata per la magia, che spera di farne la sua professione pur vivendo in una realtà dove alle donne e ai meno abbienti viene preclusa un'educazione di un certo livello; gli altri capitoli sono divisi tra i POV della mezza troll Cynallumwyntsira -per gli amici Tsira- e del soldato Phillim Kail Jeckran, che si ritroveranno loro malgrado ad indagare sui misteriosi omicidi di alcuni troll. Quest'ultima dovrebbe essere la trama principale, ma in realtà non occupa troppo spazio all'interno del romanzo e si risolve in modo davvero prevedibile; una parte ben più sostanziosa è riservata alla presentazione dei personaggi ed alla creazione delle relazioni tra loro.
Questi sono indubbiamente i punti di forza di questo titolo: tutti i personaggi risultano ben caratterizzati ed i rapporti che instaurano sono verosimili e coinvolgenti, molto forti dal punto di vista emozionale; in particolare ho adorato come si costruisce lentamente la storia d'amore tra Tsira e Jeckran. Un altro elemento positivo è l'inclusione di tematiche molto attuali -pur adeguate per un mondo fantastico- come il sessismo che colpisce Onna, lo scardinamento dei ruoli di genere o la discriminazione nei confronti dei troll dimostrata da diversi personaggi; come accennato prima, anche lo stile di Waggoner è degno di nota, in particolare perché ha avuto l'accortezza di cambiare leggermente i vocaboli utilizzati in base al POV di turno: quando seguiamo Onna si notano una maggiore formalità e timidezza, con Tsira si opta per un lessico più semplice che evidentemente rimanda ad una cultura diversa, mentre Jeckram risulta essere un adorabile mix di eleganza ed imbranataggine.
Per quanto riguarda world building e sistema magico sono parecchio combattuta: entrambi hanno del potenziale e ho letto con interesse tutti i dettagli sulla società dei troll e sugli incantesimi realizzati tramite calcoli matematici, ma a fine lettura le sensazioni preponderanti sono confusione ed insoddisfazione, perché l'autrice non dedica abbastanza spazio a questi elementi. Ad esempio sappiamo che per operare la magia bisogna fissare dei parametri, ma non ci viene mai spiegato nel concreto cosa siano, se vadano poi letti oppure scritti o soltanto pensati perché abbiano effetto.
Il maggior difetto di "Unnatural Magic" è però la sua trama malamente gestita. Waggoner scegliere di raccontare molti passaggi anziché mostrarli, soprattutto nella prima parte, per far avanzare più rapidamente la narrazione; onestamente avrei preferito leggere un romanzo più lungo oppure una duologia, in modo da avere una storia più fluida e chiara.
Voglio anche spendere due parole sulla questione LGBT+, perché ho visto che tanti hanno usato questa etichetta sul romanzo. È vero che il mondo ideato dall'autrice presenta molti personaggi e relazioni queer, ma se vi state interessando al libro per questo motivo rimarrete un po' delusi, dal momento che è un elemento marginale e non riguarda la coppia principale.
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